SVADILFARE: Fortapte Roetter

Quarto capitolo in studio per la one man band Svadilfare, progetto attivo dal 2005 e dedito ad un black metal di stampo norvegese, come da origini dell’artista. Atmosfere epiche e glaciale mestizia si intrecciano in un full-lenght che, come spesso accade in queste realtà di solo-project, mostra empatia e riflessività. Il disco va oltre la tecnica e la sperimentazione, puntando tutto su passione e sulla capacità di raccontarci di emozioni che sentiamo sgorgare dall’anima dell’artista. La tensione delle chitarre e i crescendo via via composti riescono a rapire la nostra attenzione, come anche suite che rammentano la scuola pagan folk. Album fatto di dissonanze vocali, ambientazioni inaspettate che vanno oltre le definizioni e che, tra tradizione ed ambient, guardano all’avanguardismo.  Fortapte roetter è lo scalpiccio di una creatura che nasce dalla terra e che su essa muove primi passi, alla ricerca di una conoscenza che già, inconsapevolmente però, gli appartiene. Natura che rinasce ogni volta, tradizione che si rinnova e respira a pieni polmoni la serenità di genuini intenti. Rabbia lascia spazio a speranza, livore che sublima in gioia, vento gelido che sferza, gelo che ci appartiene e che avvolge, proteggendoci dalla superficialità del quotidiano. Svadilfare non innova, pur mostrando sfaccettature di sperimentazione, ma ci prende per mano lasciando un segno nella nostra anima. Se amate il black metal che non odia mestamente anche se stesso, dovreste dare un’occasione a Fortapte Roetter. Il paesaggio che vi troverete di fronte sarà bianco d’inverno, contornato da una luce che affiorerà correndo lungo i crinali di emozioni che credevate sopite.