KHLAD : Chrysalis
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26/12/2025Una lacrima riga un volto, un istante segnato da una folata di vento che tutto imprime, come una memoria rattrappita, gelo che resta impresso. Così è la prima fatica in studio dei russi Khlad, black metal ricercato, contemplativo a tratti, in cui si intersecano melodie ed ambientazioni che ci portano alla memoria Dissection, Mgla. Il lato più estremo e martellante invece si avvicina ai Naglfar, anche se Chrysalis non è un album che accelera su belluina rabbia, non c’è mai quell’incontrollato e indistinguibile dolore a guidare con bestialità le note degli artisti. I suoni sono ben delineati, seppur a tratti velati dai ferali istinti della nera fiamma. La chitarra crea un trasporto, grazie ad assoli e presenza che rendono epico ed illuminante l’album, per poi rallentare con fraseggi che diventano dialogo interiore vero e proprio. Non siamo di fronte ad alcuna rivoluzione, ma il lavoro è ricco di passione e competenza, molto maturo e ben strutturato, così da trovare posto tra i lavori convincenti del 2025. La band può ancora fare un ulteriore salto di qualità, ma è chiaro come le qualità del progetto siano innegabili. Album da contemplare ed ascoltare in ogni sua più intima sfaccettatura.


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