SHA-BOOM: THE RACE IS ON
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18/04/2005Non starò molto a girarci intorno, la mia opinione su questo disco è semplice e veloce: probabilmente abbiamo a che fare, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, con quello che sarà il disco dell'anno in corso. Addirittura dite voi? Sì, e questo perché è da un bel po' che non vengo catturato così appassionatamente da un'uscita discografica, cosa accaduta l'anno passato solo per pochi sporadici episodi, uno dei quali il grandissimo "Get A Life" degli intramontabili Stage Dools. Il nome dei rockers norvegesi non è casuale in questa recensione, perché sono anch'essi presenti tra le tante influenze musicali contenute in "The Race Is On", disco gettato sul mercato a ben quindici anni di distanza dall'ultimo lavoro discografico degli Sha-Boom, mantenuti in ibernazione ed ora rivitalizzati dal singer Dag Finn, unico membro ancora presente della line-up orginale. Il sound del gruppo, nonostante l'evidente smembramento che ne ha visto protagoniste le proprie fila, è rimasto intatto ed ancorato a quelli che furono i fasti antichi, mescolando il tutto solo con un paio di elementi innovativi, quali una produzione saltuariamente più moderna ed un feeling generale che rende il cd leggermente più attuale. La line-up del cd, composta da una serie di guest di prima categoria, offre un tessuto sonoro stupendamente suonato ed arrangiato, perfetto per concedere alla azzeccata voce di Dag Finn il giusto terreno su cui lavorare nel migliore dei modi. Ed è così che i tredici brani contenuti nel platter, costruiti su strutture incredibilmente essenziali a cavallo di durate assolutamente minime (in una media di tre minuti o poco più a traccia), offrono tonnellate e tonnellate di melodie incredibilmente semplici e ruffiane, ottime per catturare il cuore dell'ascoltatore come un golosissimo gelato in un'afosa giornata estiva. Impossibile trovare composizioni poco convincenti o scialbe, tutto il cd infatti fila via con una incredibile verve a cavallo tra affabile divertimento e dolci momenti di riflessione, nel pieno rispetto e nella tipica rivisitazione della scena rock-pop melodica svedese. Quando terminare una recensione diventa quasi cosa spiacevole e triste, è sicuramente un provante sintomo di quanto coinvolgente e magico sia il feeling di "The Race Is On", un'uscita che merita la prima posizione della lista degli acqusti di tutti i rockers positivi e sognatori, capaci di volare e di sorridere sulle soleggiate note di un grandissimo quanto semplice lavoro. Fantastico, in ogni sua più piccola e nascosta particella.
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