SANNHET: Known Flood
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07/07/2013Debut album per questo combo proveniente da Brooklyn a distanza di due anni dal loro Ep d'esordio uscito nel 2011. Identificare 'Known Flood' non è cosa facile, suoni rudi, quasi alla stregua di song registrate in presa diretta nel contesto di un sound strumentale che ha influenze tra le più disparate, dal post rock, al black, al crust, allo sludge. Un mixing non facile da comprendere a pieno, potremmo forse parlare di Pelican, o Russian Circle per identificarli e dargli un minimo di forma. I Sunnhet danno libero sfogo a tutto ciò che hanno dentro, brani ispirati, vivi, in cui scorre energia che sanno ben convogliare e convertire in musica. Melanconia, rabbia e poi solitudine ed ancora rabbia nelle traccie che compongono 'Known Flood'; in esso scorrono emozioni, e sin dall'opener "Abescon Isle" si capisce di che pasta sono fatti i Sunnhet. Numerosi sono le luci in un album pieno di talento come nella vibrante "Safe Passage", o nell'intensa "Moral". Attenzione, non stiamo parlando di un capolavoro, anche se i Sunnhet sono sulla strada giusta, in esso ci sono anche delle pecche: una registrazione più accurata ed un maggiore attenzione alla cura dei particolari avrebbero sicuramente fatto brillare di più il loro talento. Inoltre ci sono alcuni passaggi un po' troppo ripetitivi e noiosi che rallentano l'intensità dell'album. Ci sono band che dopo tanti anni non riescono ad avere un identità, continuando a scopiazzare ovunque, questi ragazzi invece suonano con la propria anima e si sente, la loro strada si dirama verso il solo desiderio di mettere luce e parlare delle proprio esperienza attraverso il loro sound.
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