SAIDIAN: PHOENIX
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24/10/2006Risorgono dalle ceneri di un disastroso album d’esordio i tedeschi Saidan che, dopo aver provocato il malumore della critica lo scorso anno con un disco eccessivamente “ispirato”, tornano alla ribalta con il nuovo lavoro intitolato “Phoenix”. Una “rinascita” che non permette alla band di varcare i lontani confini dell’originalità, scontrandosi contro l’inevitabile muro del “già sentito”, ma che rappresenta un miglioramento qualitativo grazie al quale si iniziano a scorgere le prime pennellate di personalità nella loro musica. Come in passato il sound della band è sempre più figlio dei connazionali Edguy ai quali si rifanno in tutto ed in maniera plateale con la voce di Markus Engelfried, le cui linee vocali si avvicinano di molto a quelle di Tobias Sammet. Non basta quindi la presenza costante delle tastiere di Markus Bohr, fondatore della band ed emule del finlandese Jens Johansson (Stratovarius), ad allontanare la band dal titolo di possibile clone della band di Fulda, ma non è tutto così da buttare via. Questo “Phoenix”, nonostante le nefaste premesse, si dimostra un album estremamente piacevole nel quale i facili clichè ed un sound diretto ne permettono un godibile ascolto senza troppi fronzoli. Le tracce degne di nota non si contano sulle dita di una mano passando dall’opener “Ride On A Phoenix”, dall’orecchiabile refrain, alle più veloci “Fallen Hero” e “Power And Glory” passando da lavori più interessanti come il mid tempo di “Crown Of Creation”, nel quale troviamo la colorita ma superflua apparizione di Jon Oliva di poco più di venti secondi, alla corale “The Jester”. Da segnalare la piacevole ballad “See The Light” e “Nine Lives” come l’unico vero flop presente nel lotto. Tirando le somme questo “Phoenix” farà felici gli appassionati del genere i quali avranno tra le mani un ora di spensierata e piacevole musica. C’è anche da dire però che se questo disco fosse uscito una decina di anni fa probabilmente qualcosa si sarebbe mosso, ma fortunatamente la band di Tobi e soci ha già compiuto questo passo da tempo ed ora anche i Saidian farebbero bene a dimostrarci il loro senza starsene alle spalle altrui. Chi ha orecchie per intendere...
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