REXORIA: Queen Of Light
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18/01/2018A meno di due anni dalla loro costituzione i Rexoria possono vantare già una discografia di tutto rispetto con la pubblicazione nel 2016 di "Moments Of Insanity", e l'anno dopo "The World Unknown", due EP che in associazione a una significativa attività live in otto Paesi a supporto di act quali Battle Beast, Dynazty, Cristal Viper e Bloodbound sono serviti a creare i presupposti per l'esordio su lunga durata. Il loro è un metal tendenzialmente melodico dalle non particolari pretese che sviluppa sonorità decisamente vintage (diciamo pure che la produzione realizzata presso i Trampolin Recordings situati in quel di Gothemborg appare un po' lacunosa), in cui a tratti si svelano influenze folk (come ad esempio in "Voice OF Heaven"), con la cantante Frida Ohlin che realizza tutto sommato una buona performance nonostante una certa monotonia di fondo da ridurre il più possibile per poter mantenersi competitiva in futuro, anche se l'impatto con la sua timbrica si rivela comunque piacevole, tale difetto sembra affiorare nei brani in cui si accelera (ma non più di tanto) il ritmo. I brani si sviluppano principalmente su linee piuttosto semplici in cui emerge un certo gusto per le atmosfere medievaleggianti, e trovano svariati punti di contatto con il metal degli anni '80, qualche volta Iron Maiden sia nel riffing che nei fraseggi e in generale con la NWOBHM, non spiccano per potenza ma hanno la capacità di attrarre il pubblico in maniera disimpegnata anche se a volte questo avviene in maniera un po' banale (in particolare il chorus di "My Spirit Will Run Free" è assai spiazzante pregiudicando il brano che ci avrebbe garantito tutt'altro impatto) dato che a volte si denota una certa carenza di spessore compositivo.
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