Pursuing The End: Withering
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07/11/2012Emozionante cd singolo dei Pursuing The End, combo parmense che, nonostante sia votata anima e corpo alle sonorità sinfoniche e gotiche, riesce ad inserire nella propria musica quel particolare personale ed inaspettato che permette loro di evitare la solita scopiazzatura. E se consideriamo che la band si è formata solo nel 2010, questa caratteristica non può che deporre a loro favore. La band ha affrontato una fruttuosa gavetta culminata con la pubblicazione nel 2011 della demo 'Dawn Of Expiation' che ha permesso esibizioni in tutta Italia ed ha fatto sì che la loro popolarità aumentasse. Ma la vera ciliegina sulla torta è stata la manifestazione teatrale "An Evening through Opera and Metal" in cui sono stati inseriti nel cartellone principale. Questo cd è un vero e proprio affresco tempestato da temi vivaci che rendono piena giustizia al titolo che tradotto significa "appassire", ed esprime l’immagine metaforica di un fiore morente che richiama la sensazione della bellezza effimera. Ed è ciò che si prova ascoltando questo cd che, nonostante sia composto di tre sole tracce, ci traghetta in un viaggio attraverso tutte le sfaccettature più ricche della musica sinfonica. Per farsene una chiara idea basta ascoltare il brano "Overture", una gemma che, richiamando in pieno il genere operistico, travolge l’ascoltatore con un esaltante crescendo che viene improvvisamente "risucchiato" mediante un azzeccatissimo effetto orchestrale, e funge da apripista all'irrompere maestoso di "Withering", un ottimo brano che esprime la quintessenza della band in quanto riesce a condensare liricità, forza, sensualità e malinconia grazie anche all'epico e sinuoso duello vocale tra le voci femminili di Maria Caterina Bonfanti e del soprano Federica Gatta, sostenute da ritmiche che alternano sfuriate in pieno stile gotico con episodi che richiamano i canti gregoriani; il tutto completato dalle spendide linee vocali di Giacomo Benamati, e dagli ottimi inserti di pianoforte e dai corposi riff creati dalla chitarra di Davide Rinaldi. Il terzo atto di questa mini opera si colloca nella sfera della dimenticanza e dell'abbandono silenzioso e viene splendidamente dimostrato da "Glimpse Of Forbidden", traccia che dopo un inizio che ricalca in pieno lo stile operistico italiano, ci regala un intreccio di voci che farà venire i brividi anche all'ascoltatore più catatonico. Un vero e proprio dialogo principiato dal coro a cui si aggiunge prima la voce maschile che funge da tappeto sonoro per l'irrompere di quella femminile; il risultato di questo dialogo è un mosaico dalle tinte scure e cupe. Con questo loro lavoro i Pursuing The End dimostrano di possedere classe, talento, eleganza e di aver già dalla loro quel quid che li rende gradevoli a tutti i tipi di ascoltatori. C'è solo da sperare di avere il piacere di poter ascoltare quanto prima un loro lavoro completo in maniera da poter gustare in pieno tutta la loro bravura.
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