PEST: The Crowning Horror
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20/06/2013Con questo nuovo studio album i Pest, quelli svedesi, tagliano i ponti con il black metal più puro dei precedenti lavori, impregnando il loro sound con tanto heavy metal ottantiano che, ovviamente, dà un gusto retrò all’intero lavoro. Volendo potremmo tirar fuori i Darkthrone ed il loro nuovo percorso intriso di Motorhead style e attitudine punk, ma il paragone non sarebbe del tutto esatto perché qui le radici restano al cento per cento classic metal. L’opener "The Funeral Hours" sembra uscire da un film di Lucio Fulci, una strumentale tenebrosa che fa da preludio ad un horror metal che solo dalla sesta traccia in poi si manifesterà in tutto il suo oscuro venire. Prima dobbiamo sorbirci quattro brani talmente anacronistici e banali ("Holocaust" su tutti), che se non fosse per l’ottima produzione ad opera di Fred 'Dismember' Estby e dell’engineer Andy Jackson (Pink Floyd e nomination ad un Grammy nel suo curriculum), difficilmente avremmo resistito all’ascolto, ed invece grazie all’ottimo sound prodotto, riusciamo a superare la prova, con tanto di piede che batte a ritmo. La seconda parte di questo 'The Crowning Horror' riesce a migliorare un pò le cose, irrobustendo i ritmi e marcando i pezzi con un discreto horror metal che rappresenta un qualcosa in più, prevalendo nettamente sul tentativo non riuscitissimo di rispolverare vecchi trascorsi che fecero la fortuna dei maestri Venom e Hellhammer.
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