PAYBACK: USQUE AD FINEM
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24/11/2011I Payback, per suggellare i dieci anni di attività, ci presentano il loro quarto album intitolato 'Usque Ad Finem', titolo che deriva da una locuzione latina che significa fino alla fine. Con questo concetto la band vuole portare avanti un discorso intrapreso fin dalla propria nascita, continuando ad andare dritta per la propria strada e producendo la musica che più ha voglia di suonare a prescindere dall'industria discografica e delle mode del momento. I Payback riescono a fare questo rimanendo fedeli alla proprie radici e ai propri ideali "fino alla fine". Divenuti ormai un'istituzione nel panorama dell'hardcore italiano e bandiera di quello capitolino, possono vantare numerosi concerti di spessore in giro per l'Europa. Alcuni di questi li hanno visti esibirsi insieme a mostri sacri come Agnostic Front, Madball, CroMags, Terror, The Business, Integrity, Ignite, Skarehead, Raw Power e molti molti altri. L'alchimia creata dai Payback è data dall'insieme di un hardcore old school contaminato da influenze di tutte quelle band che, tra gli anni '80 e gli anni '90, hanno fondato la scena newyorkese. 'Usque Ad Finem' si apre con una intro seguita da "Nothing To Lose", pezzo molto potente in grado di presentare la nuova fatica della band nel migliore dei modi. Il disco prosegue con un brano nel quale collabora alla voce Vinnie Stigma (cofondatore degli Agnostic Front insieme a Roger Miret) che, con la sua interpretazione, impreziosisce la traccia dandogli una sua impronta. I brani si susseguono come sassate senza far calare minimamente di intensità 'Usque Ad Finem', tanto da essere percepito dall'ascoltatore fortemente dirompente e distruttivo. Una caratterista del gruppo è l'utilizzo di due vocalist che, aiutati dai cori di accompagnamento, riescono a dare un tono ancora più incisivo ai brani. "No Turning Back", "Italian Style" e "Sick And Tired" suonano potentissimi e immagino che, eseguiti live, possano esaltare la violenza musicale della band. Gli assoli presenti in quasi tutti i brani ricordano molto le parti di chitarra solista eseguite da Stigma negli LP degli Agnostic Front ai tempi di 'Something's Gotta Give' e 'Dead Yuppies'. Con la stupenda "Friday Night", poi, i Payback si allontano dallo stile suonato fino ad ora per avvicinarsi ad un punk-rock alla Rancid. "Support Your Local Recordstore" è sicuramente dedicata ad uno storico negozio di dischi romano che, nonostante la crisi del mercato discografico, ha sistematicamente supportato da ormai vent'anni la scena romana con la massima dedizione. I Payback, quindi, non tradiscono le difficili aspettative ereditate dei lavori precedenti. Continuano a convincere spaccando con un mix di sonorità hc/street punk e una coerenza che li contraddistingue dalle origini.
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