LAMENTS OF SILENCE: RESTART YOUR MIND
data
31/01/2010Anche se non si tratta dei soliti pivellini sfigati (ma con contratto), di questi trendaioli iberici non sentivamo proprio la mancanza. Eh certo, perchè questa ennesima stucchevolissima e commerciale band che si autodefinisce "advantgardish death" non fa altro che sfidare in zuccherosità e scontatezza tutta quella roba che ci propina la Nuclear Blast di turno. Ma procediamo con ordine. Arrivano dalla Spagna questi Laments Of Silence, che dopo un po' di anonima gavetta underground finalmente esordiscono con questo album, prodotto dalla My Kingdom e registrato - senti senti - al Nott-in-Pill studios (Trivium, Bullet For My Valentine tra gli altri). Dopo aver letto questo popò di biglietto da visita e aver dato un fugace sguardo alla solita copertina pseudo tenebrosa, ogni speranza di ritrovare gli insegnamenti dei vari Phlebotomised, Cynic, Akerkocke, Epel Duath, Pan.Thy.Monium, Lux Occulta e via dicendo è inesorabilmente svanita, impressione confermata dall'ascolto. Insomma, di Death proprio zero, ciò che si sente è un qualcosa vagamente simile (paragone da prendersi proprio con le pinze) ai nuovi Graveworm con la differenza che invece di potenti blast beat e struggenti melodie di tastiera qui troviamo modernissimi mid tempos simil-core, un'odiosa e monocorde voce clean che ogni tanto duetta con un innocuo screaming e una generale aura gothic, che innalza ulteriormente i livelli di glicemia dell'album, tenuti già pericolosamente alti dall'inoffensiva produzione pulitina e da un riffing antipodico al concetto di incisività. Si salva leggermente la title track, che mantiene l'album su livelli quantomeno decenti, ma poi basta poco per rovinare il tutto, diciamo un pezzo come "Paper Dolls", per esempio. Niente altro da dire, un debutto davvero stucchevole e commerciale.
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