KONGH: Sole Creation
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13/02/2013Il successo commerciale dello sludge metal è ormai sotto gli occhi di tutti, al punto che un'etichetta tradizionalmente legata a sonorità death e black metal come la polacca Agonia Records, saggiamente inizia ad allargare i propri interessi verso queste sonorità. E così, dopo aver messo sotto contratto gli italiani Tombstone Highway, side project southern stoner metal di Herr Morbid dei Forgotten Tomb, ecco arrivare anche i Kongh, duo svedese attivo dal 2006. Questo terzo full-length s'intitola 'Sole Creation' ed è composto da quattro lunghi brani di solido doom sludge metal abbastanza variegato e quasi mai noioso nonostante la non indifferente durata dei pezzi. Questo perché la struttura dei brani non si regge su di un unico riff portante, come spesso capita in altre produzione del genere, ma la band ha il merito di alternare più riff rendendo il tutto più scorrevole all’ascolto. Il disco si apre con l’ottima title track, vera e propria rivisitazione del brano "Crack The Sky" dei Mastodon, somiglianza riscontrabile soprattutto nell’assolo centrale; praticamente una sorta di extended version più greve, rallentata e sofferente. Seguono "Tamed Brute" e "The Portals", altre due buone song ricche di energia e pesantezza, ed in conclusione un altro passo in avanti rappresentato dalla malinconica "Skymning", traccia di ben tredici minuti carica di sofferenza che però nel finale viene spazzata via da chitarre di pietra.
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