INTERMENT: Into The Crypts Of Blasphemy
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26/12/2010Ci sono bands che per tornare in carreggiata scelgono il modo più infame e particolare che ci sia. Ti fanno scervellare per trovare la loro discografia (perché quando capita che ti appassioni ad un gruppo non c’è portafoglio che tenga!), poi arrivano ad un certo punto che ti ripropongono le loro demo, ep, splits, che tu hai collezionato con tanta cura, in un unico bel box da collezione o compilation che sia. In tal caso gli Interment quest’anno sono tornati con 'Where Death Will Increase' che raccoglie tutto il loro materiale, e questo nuovo cd di inediti dove fa capolino, se non erro, anche un rifacimento di un loro brano. La bravura della band non la metto in dubbio, anche perché è uno di quegli act che è nato sullo scadere degli anni ’80, quindi, in tal contesto, merita un po’ di rispetto. Le chitarre di Johan e John sono ispiratissime per quel che il genere richiede. D’altronde il primo è uno di quelli che vive in questo mondo da parecchi anni avendo militato in Moondark, Centinex, Dellamorte e Regurgitate. Insomma, poca roba, eh? Sarò sincero, come sempre: se cercate la solita poltiglia, ma fatta bene, made in Sweden, prendete questo cd. Per gli altri, invece, alla larga, anche perché la scena svedese è così immensamente vasta che a mio avviso addirittura una demotape dei Mefisto può schiacciare tranquillamente questa uscita.
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