HUSZAR: Providencia
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16/11/2019'Providencia' vide la luce originariamente nel 2017, terzogenito in studio per la one man band Huszar, ora pubblicato dalla label Morrowless Music. Il sound proposto è un black metal dai toni cupi, decisamente interessante dal punto di vista delle strutture disegnate. Niente risulta infatti prevedibile, toccando la definizione di post ed ambient in più punti. L’artista è di origini argentine, ma il sound tocca il concetto più avanguardistico e ricercato della scuola americana. Album che alterna ambientazioni ovattate ad un’aggressività che via via sublima in uno stato di risentimento e poi speranza, come se da un’iniziale sconfitta derivasse una forza nuova. Così veniamo trasportati in un disco la cui qualità è più che buona, nonostante vi sia un singolo strumentista, la cui “loquacità attitudinale” e personalità vanno oltre le classificazioni. Geniale come le suite vengano intrecciate e come il progetto riesca a creare un connubio unico tra aggressività ed oniriche divagazioni. Anima sofferente esplode in un lapillo di emozioni, eruzione in cui poi soggiace un’inconsueta delicatezza delle chitarre, arpeggi che portano con sé il retrogusto del post-rock per poi scintillare in assoli progressive. Minimale e poi cerebrale, Providencia non lascia nulla al caso, sensibilità che viaggia a pelo di uno specchio d’acqua in cui all’orizzonte sorge un sole d’inverno, gelo che ci avvolge e che sublima in una tiepida aspettativa. Vibrazioni si propagano dalle note di un album di rara bellezza, nessun punto di riferimento per un lavoro che va oltre i dogma dei filoni, un tocco ed una raffinatezza che lasciano senza fiato. Vi consigliamo vivamente l’ascolto, per palati raffinanti e per chi vuole andare oltre classificazioni che spesso limitano artisti ed ascoltatori. Operazione azzeccata quella della Morrowless Music, rispolverare l’autoproduzione è stato un acuto per non lasciar cadere nel silenzio una così azzeccata pubblicazione. Auspichiamo Marc Huszar ci regali altre perle, perché gli ingredienti e lo spessore ci sono tutti per imprimere ancor di più il proprio segno sul genere.
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