F@B: Talmbout'dat
data
19/06/2016Quarantacinque secondi dentro l'ascolto dell'iniziale "Double Y Cromosome" che parte il cantato e la prima cosa che viene in mente è "cavolo, cosa ci fa Jonathan Davis in questo disco?". Ebbene sì, il timbro vocale del cantante nei primi pezzi ricorda molto quello del leader dei Korn. Musicalmente invece, pur restando nell'ambito nu metal/rapcore, siamo più vicini a gruppi come Saliva, Skindred o i primi Linea 77, ovvero con strofe simil rappate accompagnate da ritornelloni e grandi riff di chitarra. Nella fattispecie, questi F@B, che nel frattempo hanno cambiato il nome in Fragmented Vision, sono un quartetto ucraino con un team italiano alla produzione. Di sicuro non stiamo parlando di una band senza voglia di fare, visto che i Nostri hanno tenuto più volte dei concerti della durata di due ore. Il disco 'Talmbout'dat' (che sta per "tell them about that") descrive emozioni forti che di solito la gente comune nasconde dietro una mschera di sorrisi e dignità sociale imposta dalla società: è un lavoro quindi grezzo e crudo (a partire dalla stessa copertina), che raggiunge l'apice con i cambi di ritmo di "Dr. Jekyll & Mr. Hyde" e la frenesia di "Life Is Good". Difficilmente i F@B/Fragmented Vision. cambieranno la vostra vita, ma di sicuro hanno il merito di aver composto un disco che scivola via bene e che non risulta pesante all'ascolto. Un buon lavoro.
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