ENBOUND: And She Says Gold
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29/04/2011Ennesima band di metal melodico svedese. Cosa dovrebbe avere di speciale rispetto alle altre decine di proposte simili? Partiamo con il cantante, tal Lee Hunter che altri non è che Lars Säfsund dei fenomenali AOR master Work Of Art, ugola senza eguali con un'estensione paradisiaca, con colori e armonia eccellenti. Continuiamo con la produzione ad opera di Björn Engelmann (Rammstein, Primal Fear, Sonata Arctica) che è perfetta in ogni sua sfumatura, e terminiamo con tredici brani discreti ed una bonus (che poi è una cover di "Beat It", onestamente un po' fuori luogo). Pare che il creatore di questo progetto, Mike Cameron Force (Marvin Flowberg), abbia impiegato quasi quattro anni per portarlo a termine, e questo solamente a causa di un cantante per lui introvabile che interpretasse i brani. Ha visto come un'illuminazione suprema l'arrivo di Lars, così come la voce soave di LaGaylia Frazier che duetta con Lars su "Frozen To Be". Possiamo definire quest'opera come una sorta di miscela di Sonata Artica dei tempi andati, gli Excalion di 'Waterlines', e qualche alone dei Kamelot più melensi. Il risultato è fondamentalmente buono, il problema è che questo "buono" è in pratica ottenuto dalla voce di Säfsund, mentre i brani sono costruiti ogni tanto con un attimo di "esagerazione": quando un pezzo potrebbe filare liscio, vengono inserite parti che si sposano poco con la proposta, oppure, all'opposto, ottime basi non hanno refrain abbastanza memorabili da essere considerati tali. Rimane tuttavia un ottimo lavoro, forse quattro anni a sfornare questo disco sono un po' troppi, forse senza l'ugola di Lars il risultato sarebbe stato ben peggiore, si apprezza però l'ottima volontà della band nel cercare qualcosa di unico, o almeno originale. Risultato ottenuto a metà.
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