EMINENCE: THE GOD OF ALL MISTAKES
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24/03/2008Ritorno sulle scene per gli Eminence di Wallace Parreiras, che a distanza di qualche anno mettono in circolazione il successore di ‘Humanology’, datato 2004. Tra le novità di questa fresca release segnaliamo un nuovo deal discografico (ora il quartetto è nel roster della Locomotive Records) e un cambio di line up: out Jairo Guedz, il suo posto al basso è stato preso da Thiago Correa. Per il resto, ‘The God Of All Mistakes’ non mostra nulla di particolarmente innovativo, con la band che conferma la propria predilezione per sonorità che partono dal thrash metal contaminandosi di volta in volta con hardcore e death metal, per un risultato globale sicuramente battagliero, ma non certo brillante per originalità. Il disco ha il giusto appeal (la resa sonora è stata curata da Tue Madsen), ma ciò non può bastare a nascondere quella sensazione di già sentito che aleggia lungo tutto il lavoro: Sepultura, Machine Head e compagnia bella li conosciamo già a memoria e sono tutt’altra cosa… C’è da dire in ogni caso che questo ‘The God Of All Mistakes’ è un prodotto formalmente ben realizzato, compatto e feroce, incapace di perdersi in inutili giri a vuoto e abile a concentrare tutta la rabbia della band in neanche quaranta minuti di musica. Grintosi dalla prima all’ultima nota, gli Eminence si concedono di tirare il fiato (ma neanche più di tanto) solo con “Undermind” che mostra un’apertura melodica tanto sfacciata quanto affascinante. Il resto, dalla title track alla botta finale “Enemy Inside”, è thrashcore senza compromessi.
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