ELVENKING: The Pagan Manifesto
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02/05/2014Non conosce sosta il cammino intrapreso dai pordenonesi Elvenking, autori dal 2001 ad oggi di otto album tutti all'insegna della qualità che li hanno posti con pieno merito al vertice della scena metal nostrana, pronti per affrontare al meglio il lungo tour che li attende incompagnia di Rhapsody Of Fire e Gamma Ray. Quest'ultima prova in studio non fa certo eccezione, e il pezzo iniziale "King Of The Elves" (con ospite niente meno che Amanda Someville) è qui subito pronto a dimostrarlo, un brano dalle atmosfere cangianti, dove passaggi in pieno stile power/speed si alternano a momenti più rallentati in cui viene estrapolato il lato folk con quei violini e flauti che richiamano le ancestrali melodie che hanno fatto la storia di gruppi come Blackmore's Night (ripresi più avanti nella ballad acustica "Towards The Shores"). Ma è tutto il materiale a proporsi nel migliore dei modi, le strutture dei brani sono sì caratterizzate da trame assai articolate, ma nonostante ciò riescono ad attecchire con una certa facilità nella mente dell'ascoltatore, con il carismatico Damna che trascina tutti in una sfrenata danza come "Pagan Revolution" (l'uso intenso del violino fa venire in mente gli Skyclad. Ci piace comunque rammentare altri episodi come il singolo "Elevenlegions", epicità allo stato puro che si sublima in un chorus strappaorecchi e "Twilight Of Magic", divertentissima song dalla ritmica serrata in stile "Blind Guardian". La produzione è un altro fiore all'occhiello di questo lavoro, i tempi del disco d'esordio, geniale nell'idea, ma penalizzato da un improponibile sound, da questo punto di vista sono ormai un ricordo ormai sfumato, segno tangibile di una band che sta raccogliendo sempre più consensi anche oltre i nostri confini.
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