DYSINFORMATION: DYSINFORMATION
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13/09/2006Nati dalle ceneri dei Milestone e venuti allo scoperto nelle cronache dei media per la propria partecipazione al reality show americano "Knievel's Wild Ride", i Dysinformation gettano sul mercato il proprio omonimo debut cd sotto Eat Rite Records, il tutto dopo una serie di peripezie che hanno ritardato di molto la prevista data di rilascio. Il cd infatti, inizialmente intitolato "Smoke & Mirrors", fu bloccato nella propria uscita dal gruppo statunitense a causa di alcune incomprensioni con l'etichetta che diede il via alle registrazioni dello stesso, evento che portò i guys della band a prenderne in mano le redini e a seguirne personalmente gli sviluppi successivi. Una volta terminate le registrazioni e trovato un accordo con la Eat Rite Records, l'album fu finalmente schedulato con un nuovo titolo e una nuova cover per il suo definitivo rilascio sul mercato, attuato proprio nel settembre in corso. La musica dei Dysinformation può essere descritta come un crocevia in cui si uniscono sonorità hard-rock di molteplice provenienza, partendo da richiami di classica scuola e sino ad arrivare a elementi invece di chiara estrazione modernista, il tutto passando qua e là per sentieri di marcata ispirazione alternative. Ed è proprio questo, come del resto era prevedibile, il fattore che può essere inteso come il maggior pregio e difetto del lavoro stesso, perché se da un lato una proposta di questo tipo potrebbe risultare interessante per molteplici e differenti schiere di ascoltari, dall'altro rischia di non accontentare nella giusta maniera i fans di queste differenti tipologie sonore, lasciando un minimo di amaro in bocca ad ognuno di essi. Dal punto di vista della produzione l'impressione è quella di un lavoro confezionato con alcuni limiti abbastanza evidenti, in particolare per quanto concerne il ritorno sonoro della batteria, particolarmente legnosa e poco incisiva nel supportare il restante parco strumenti. Al contrario il suono delle chitarre sembra invece essere stato trattato in modo corretto per quanto concerne il genere proposto, il tutto senza comunque far rizzare le orecchie dallo stupore. In fin dei conti "Dysinformation" è un cd che non offre spunti particolarmente degni di nota, il tutto anche a causa di un songwriting positivo solo a tratti e ad un sound che, come già detto in precedenza, non può essere considerato ineccepibile dal punto di vista qualitativo. Da ascoltare, almeno per farvi la vostra personale idea e trarre le vostre conclusioni sul progetto in questione.
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