DORMIN: Psykhe Comatose Disorder
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09/03/2014C’è un legame imprescindibile che spesso accompagna molte uscite black metal e doom, un legame che a volte mette in secondo piano la musica fine a se stessa, dando risalto all’emotività e agli stati d’animo di chi sta per scrivere i testi prima e il contorno sonoro poi. La sofferenza, l’ansia e il profondo senso di malinconia che accompagnano la consapevolezza di dover perdere un grande affetto, hanno avuto un peso enorme sul songwriting di questo 'Psykhe Comatose Disorder', titolo bello quanto inquietante, che preannuncia tanti cambi d’umore al suo interno che ne determinano il punto di forza assoluto. Il riff di "Crossing The Plains Of Non-Existence" ti entra subito in testa rivelandoci il primo elemento dominante del disco, ossia quel senso di malinconia caro a Katatonia e Forgotten Tomb che ritroviamo anche nella paranoica "Spettri Nello Specchio". Da questo brano iniziano a prendere forma tutte le visioni negative descritte all’inizio, sottoforma di un black metal che sfiora il pessimismo degli Shining in "World Of Noose And Plastic Drama", brano che fa da valvola di sfogo al pezzo migliore del disco, quello che meglio sviscera paure e insicurezze. La title track è un pezzo dark ambient empatico ed ipnotico, carico di tensione e ricco di sensazioni in bilico tra nevrosi e voglia di riemergere alla luce, sette minuti intensi che lasciano il segno. I due brani che chiudono il disco rappresentano invece una sorta di quiete dopo la tempesta, l'uscita dalla solitudine musicata come solo il doom più melodico può descrivere. 'Psykhe Comatose Disorder' è un concept album nel vero senso del termine ed ora siamo curiosi di sapere quali nuovi stimoli emotivi prenderanno il sopravvento nelle prossime produzioni della band.
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