DOMINANCE: ECHOES OF HUMAN DECAY
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26/02/2009Esiste gente che proprio non vuole accettare la realtà: gli anni 90 sono trascorsi da quasi una decade e c'è chi continua a suonare come se si trovasse nel periodo. E per gli appassionati del periodo, in particolare quelli più insensibili alla noia, ciò non può che far piacere. Ed è certamente dedicato a questa gente 'Echoes Of Human Decay', secondo album dei romagnoli Dominance, band attiva - pensateci - dal '92, perennemente minata da cambi di line up e - si suppone - i soliti problemi a cui va incontro chiunque in Italia pretenda di fare musica diversa da ciò che impongono quei quattro trichechi che fanno il successo di una schiappa a random che metta una qualsivoglia forma del verbo amare nei testi. Comunque, ciò che si sente nelle dieci tracce è un Death tout-court con evidenti riferimenti ad At The Gates, Deicide, Morbid Angel e qualche infarinatura vagamente heavy e groove. Cadenzature ed acellerazioni, elementi standard che più standard non si può salvati, però, da una certa capacità esecutoria e solistica. Questo in sintesi. Nel dettaglio troviamo anche pezzi interessanti come "Primordial", con l'attacco in puro stile Deicide primi album, che si evolve verso territori più groove e morbidangeliani, oppure il quasi black "Duellists", che finisce per evolversi in una roba melodica alquanto swedish. Nell'insieme si tratta di un disco suonato in maniera più che decente, con una produzione non indifferente e qualche passaggio anche interessante, ma la monotonia e il senso di "già visto, già sentito" la fanno da padrone.
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