CRIMINAL: WHITE HELL
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13/02/2009Attivi da circa quindici anni e autori, con il presente 'White Hell', di sei studio album, i cileni Criminal provano a raccogliere anche sul mercato europeo quei consensi che in Sudamerica li hanno già resi una band di tutto rispetto. Pur restando un combo thrash, il quintetto capitanato dal leader Anton Reisenegger sviluppa una proposta musicale non vincolata ad un unico genere, riuscendo ad abbracciare senza scomporsi sia il death melodico della vecchia scuola nordeuropea ("21st century Paranoia" odora di At The Gates), che il thrashcore più vicino agli States ("Incubus"). L'ascolto di 'White Hell' risulta piacevole e i cinquanta minuti complessivi di durata scorrono senza mostrare rilevanti cali di tono: i Criminal sanno infatti comandare il gioco con maturità, alternando brani più thrashy e diretti ad altri dalle inaspettate aperture melodiche ("Bastardom" non vi ricorda i Carcass post 'Necroticism'?), Se vi va di lanciarvi alla scoperta di questa interessante formazione latina, il presente disco potrebbe fare giusto al caso vostro, e sono sicuro che non vi deluderà, anzi! D'altra parte pezzi mastodontici come "Black Light" o "The Infidel" non possono che ricevere i più doverosi riconoscimenti, discorso che in genere vale per il disco nel suo insieme, pur riconoscendo il carattere tutt'altro che originale della proposta. Insomma, non è un caso se i Criminal hanno avuto la possibilità di suonare di spalla a gente come Slayer, Testament e Sepultura e di partecipare anche ad alcuni dei più celebri festival europei...
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