CRY EXCESS: AMBITION IS THE SHIT
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13/02/2015Prendete l'aggressività e la cafonaggine degli Attila, il lato più tamarro e stilisticamente “palestrato” dei Bury Your Dead e unite il tutto alla svolta elettronica dei Bring Me The Horizon di “Suicide season”. Da questo curioso mix di elementi potreste trovare la spiegazione di “Ambition is the shit” dei Cry Excess. Non sono una band avventata diciamocelo subito - questi cinque musicisti torinesi hanno idee e grande costanza nel portare avanti il proprio progetto – sin dall’esordio si notava la loro predisposizione a quel sound “core” che tanto funziona negli States e in Europa. Costanza che ha portato finora ottimi frutti alla band, un tour in Giappone, diversi show in Europa e altri di spalla a note compagini alternative internazionali. Oggi giunge quindi il momento del secondo capitolo discografico, “Ambition is the shit” prodotto ad alto tasso di modernità che non ha nulla da invidiare a ciò che va per la maggiore nel panorama odierno. Musicalmente i nostri fanno del “muro sonoro” il proprio cavallo di battaglia, muovendosi bene tra abbondanti dosi d’elettronica, breakdown e chitarre dai suoni iper-prodotti, cercando nell’impatto il proprio punto di forza. Un album che ha sicuramente molto da dire a un pubblico di teenagers e che ha quel retrogusto US che mai ti porterebbe a credere che questi ragazzi siano piemontesi. Sul piano canoro Jaxon Vex offre sicuramente il meglio di sé nelle parti metal oriented con uno screamo ben interpretato, andando forse un tantino in difficoltà quando gli scenari si fanno più armoniosi chiedendogli aperture melodiche ancora in fase di lavorazione. Un disco grintoso che non ha alcun pelo sulla lingua, come dimostrano i titoli di alcune canzoni dedicati quasi sicuramente alle malelingue (“I never liked clowns”, “You hate because you can’t complete”, “Ripshit (Hands up for the italians)”). Coraggiosi, sfrontati e stilisticamente al passo coi tempi: che altro chiedere a questi Cry Excess e al loro “Ambition is the shit”?
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