COMITY: THE JOURNEY IS OVER NOW
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30/03/2012Nuovo album per questo assurdo combo francese che propone un sound folle dal non facile approccio che si snoda lungo quattro tracce lunghe e complesse, titolate con un semplice numero romano. Si parte dalla lunga opener con i riff spastici a là Dillinger Escape Plan, con break, fraseggi assurdi, suoni dissonanti arricchiti da una produzione old school che dà la giusta patina a un sound che è spesso troppo pulitino e triggerato. La violenza math viene interrotta di tanto in tanto da qualche passaggio in acustico che poi evolve in un delirio noise fortemente acido. Pazzesco. Se poi aggiungiamo le linee vocali, una black oriented, l'altra screamo, abbiamo fatto trentuno. Con le urla da giungla – o da monolocale nel rione degradato dove i ragazzini di dodici anni ti vendono il fumo – i riff folli e la solita roba math. Andiamo al terzo capitolo, introdotti da un sitar che evolve in un acustico dolce e inquietante come una filastrocca cantata in coro in un manicomio criminale. Poi l'ultimo atto, un brano lunghissimo che ripercorre tutto l'universo sonoro dei transalpini, dal mathcore che deraglia in pura follia a là Naked City, rallentamenti, riff pesantissimi e sludge, rumori, psichedelia, momenti acustici che accompagnano i sussurri di un folle, riprese spastiche e così via. 'The Journey Is Over Now' è un lavoro elitario, sgradevole per l'orecchio comune e sperimentale pur lontano dai soliti canoni artistico-accademici. Insomma: lo si ama, o lo si odia.
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