MORNE: Engraved With Pain
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01/11/2024Perchè recensire un disco ad un anno dalla sua uscita? Perchè purtroppo è praticamente impossibile stare dietro a tutte le uscite discografiche che vengono pubblicate oggigiorno, perché il lavoro in questione è un opera che merita assolutamente di non passare inosservata. Il quartetto di boston da 15 anni sulla scena, continua imperterrito a pubblicare dischi ed effettuare tour estensivi che li ha visti protagonisti dell’Hellfest, del Roadburn passando anche da bologna qualche giorno fa. Il sound degli americani è un post metal particolarmente interessante perché al suo interno sono peculiari le influenze che vanno dai Neurosis (nella traccia d’apertura, a dire il vero quella meno focalizzata) ai Bolt Thrower in “Wretched Empire” zenith del disco, dai Triptykon allo sludge/doom/black metal; prodotto da Kurt Ballou (Converge) ai GodCity Studio di Salem (USA) si sente eccome la sua mano perché il sound che ne vien fuori è bombastico. Quattro tracce dalla lunghezza media di circa dieci minuti dove la noia viene esautorata da un riffing incessante, da un drumming martellante, un growling esasperato (modello ugola Disbelief) e delle liriche che non lasciano scampo ad un umanità in miserabili condizioni che non ha saputo imparare dagli errori della storia. Impossibile resistere al maelstrom in questione, verrete risucchiati in un mondo in cui la luce ha difficoltà ad entrare.
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