CAYNE: Cayne
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13/02/2013'Cayne' esce dopo la prematura scomparsa di Claudio, e ad ascoltarlo oggi, dopo il passare dei giorni inesorabili che hanno creato un'atmosfera molto tesa, acquisisce tutt'altro valore. Lungi da tutti noi dallo scrivere in tal contesto frasi di circostanza, ma credeteci, dodici anni di attesa tra sbattimenti, ostacoli, ma sicuramente anche soddisfazioni figli di gioie e dolori, hanno dato vita ad un album davvero molto valido. Un disco sincero, di quelli che trasudano passione come si dice in certi casi. Ecco, questo è uno di quelli. 'Cayne' ha il pregio di sapersi mantenere sulle coordinate del precedente debutto 'Old Faded Pictures', pur arricchendolo notevolmente di arrangiamenti pregiati e pregni di malinconia. E' un lavoro molto variegato, nonostante riesca a definire un percorso ben palese sin dalla prima traccia. C'è metal roccioso, rock, una punta di gothic metal raffinato dalla presenza di un grandissimo violinista, e brani rabbiosi che dall'opener fino a "King Of Nothing" mostrano il lato più heavy della band milanese. Dopo del sano pestaggio ci pensa "Little Witch" a dare un tocco dolce a tutto. Una "power-ballad" se così possiamo definirla, visto che esplode in un refrain potente ed efficace (talvolta molto thrash). Oltre ai brani dell'Ep, 'Cayne' ha un'altra manciata di brani che sa soddisfare sia la sete degli ascoltatori per il metal-rock più "studiato", sia per quello più radiofonico. Dietro lo scheletro di brani easy come "Evidence", infatti, si nascondono idee tutte da scoprire, provenienti da ragazzi che, si spera, in onor del fratello perduto avranno ancora tanto da dirci.
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