BURNIN' GAZE: PERCEPTION
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29/09/2007Arrivano infine al debut i veneti Burnin' Gaze, combo cresciuto nella scuola del Thrash americano, dalle parti di Mustaine e limitrofi. Crescono e cercano una loro intensità ed identità, trovandole in un songwriting pungente e stimolante, ma anche in scelte stilistiche tra l'inusuale e lo sperimentale. Il risultato è un disco pesante ed intrigante, in grado di incuriosire e catturare, complice la fusione di sonorità Thrash, ritmiche di media velocità, ed un gusto per le vocal lines che spazia dagli Anthrax ai Candlemass (non nel senso della semplice ispirazione, quanto in una unione originale che porta frutti abbondanti e saporiti). Gli otto pezzi di questo "Perception" si snodano in un labirinto di sonorità cupamente aggressive, decadentemente catchy, creando un'architettura di piacere perverso, un'estetica oscura sottilmente piacevole che non mancherà di conquistare l'ascoltatore. Disco dall'incedere tutt'altro che leggero, "Perception" rappresenta un biglietto da visita di tutto rispetto per una band che ha le carte in regola per far parlare di sè: oltre ad un songwriting maturo e consapevole, infatti, fanno sfoggio di sè anche un'ottima tecnica ed una conoscenza del proprio campo musicale di appartenenza tali da permettere di comporre pezzi freschi ed originali. Al muro di chitarre si accompagna una struttura ritmica quadrata e precisa, fondata sulla potenza e sulla scansione dei tempi e degli accenti: pochi fronzoli, molta adrenalina. A completare il quadro c'è la voce pulita, dal timbro graffiante ed ipnotico, mentre gli assoli si snodano su un percorso scandito da suoni puliti ed ancora una volta privi di estremizzazioni tecnicistiche che appesantirebbero inutilmente le canzoni. Il disco è promosso, senza ombra di dubbio. C'è ovviamente ancora spazio per crescere, ma la strada imboccata è quella buona.
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