BELPHEGOR: BONDAGE GOAT ZOMBIE
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01/04/2008Sesso sadomasochista, bondage, fetish, caproni e zombie: non c'è dubbio che in questa nuova uscita i Belphegor si rivolgano a un certo (al solito, a dire il vero) pubblico. Già dalla copertina stessa si capisce a cosa ci troviamo di fronte, sia a livello concettuale che di genere. Infatti, anche in 'Bondage Goat Zombie' gli austriaci propongono il loro violentissimo sound che è una via di mezzo tra black e death metal. Quindi ritroviamo riff potenti ed elaborati, con fraseggi ben costruiti e tecnicamente validissimi, ma anche potenti sfuriate in blast beat alternate a solenni mid tempos pieni di grimness e cattiveria. La cosa che balza subito all'orecchio è che in questo album i Belphegor abbiano preferito puntare maggiormente sulla melodia e sui tempi medi piuttosto che sulla violenza, come negli altri album, soprattutto l'ultimo, ottimo, 'Pestapokalypse VI'. L'intenso arpeggio di "Justine: Soaked In Blood" che spezza la violenza iniziale del pezzo aprendo un intenso mid-tempos è l'emblema di quanto detto finora. Ma non sentitevi autorizzati a pensare che i nostri si siano calmati o abbiano pensato di tirare il freno sul loro sound: sono sempre le solite bestie inarrestabili. Ottima, come sempre, la produzione, che nella sua limpidezza permette di cogliere alla perfezione ogni singola nota. Come dicevamo prima, le tematiche di 'Bondage Goat Zombie', qualora lo stesso titolo non fosse sufficientemente esplicativo, riguardano il bondage estremo, il sesso BDSM, il tutto intriso della più nera blasfemia. Non ci spostiamo di tanto da quanto fatto finora, ma l'album lo si ascolta benissimo, anzi. Diciamo che qualora non si riesca a portare delle novità, quantomeno si fa ciò che si sa fare, e bene. E non è poco. P.S. Pur comprendendo l'entità del problema della pirateria, vi facciamo presente che recensire un album con i brani spezzettati in numerosissime tracce diventa un problema, specialmente se si utilizza il lettore cd del Pc.
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