AUDREY HORNE: LE FOL
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30/01/2008Secondo album per i norvegesi Audrey Horne, che personalmente non avevo mai sentito nominare ma che, stando a ciò che dice la bio, possono vantare un curriculum di tutto rispetto, almeno per quello che riguarda i nomi coinvolti sia nella line-up della band sia in merito a produzione e gingilli assortiti. Da quello che si sentiva in giro mi aspettavo una band post-grunge/alternative o simili, e non sono mai stato così felice di essere smentito. Audrey Horne ci propongono un metal moderno, fresco, sicuramente influenzato dal Seattle sound e derivati più attuali, ma che in quanto a tiro e potenza non ha nulla da invidiare ai colleghi americani. E proprio riguardo ciò, “Le Fol” sembra davvero un dischetto uscito dagli Stati Uniti, condito però dalle irremovibili caratteristiche dei musicisti scandinavi. Una eccellente rilettura degli stilemi coniati da Disturbed, Mudvayne, Nickelback e compagnia, che merita soprattutto in pezzi come “Jaws”, “Last Call”, “Afterglow” e “Pretty Girls Make Graves”. Provare per credere, e se i quattro hanno pure vinto l’equivalente norvegese del Grammy ci sarà pure un motivo.
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