TUBE CULT FEST: la line-up completa
E' stata completata la line-up delle band e dei musicisti che prenderanno parte all'imminente edizione del Tube Cult Fest, tra i più importanti festival di musica underground del centro Italia, che sarà in programma allo Scumm di Pescara nel weekend del 5-6 maggio. Dal 10 aprile è possibile acquistare i biglietti in prevendita, in cui verranno resi noti i prezzi. Di seguito le band annunciate con una loro breve spiegazione, a cura degli organizzatori.
Venerdì 5 maggio:
1000MODS
Sono una delle band in forte ascesa tra le nuove leve della scena stoner rock europea e provengono da Chiliomodi, un piccolo villaggio 100 km ad ovest di Atene, in Grecia. Sono conosciuti per la loro dedizione nei confronti dell’attrezzatura vintage, suoni corpulenti ed analogici e una tenuta di palco degna di nota, elementi che li caratterizzano dal 2006, anno della loro formazione.La storia si fa più seria quanto il mitico Billy Anderson visita la Grecia nel 2010 per produrre il primo album della band “Super Van Vacation”, mentre Malleus Rock Art Lab si occupa dell’artwork. Tour senza sosta e un’attitudine positiva hanno aiutato non poco la band ad uscire fuori dal calderone heavy rock, con risultati encomiabili come la partecipazione a Desertfest, Up In Smoke, Rockwave and Lake Of Fire, per citarne alcuni. Nel 2014 pubblicano “Vultures”, tra lodi di pubblico e critica, portando ad ulteriori tour nonché alla crescita esponenziale della band. Il nuovo “Repeated Exposure to…” è indubbiamente la loro migliore uscita finora (masterizzato da Brad Boatright, mastering engineer di “Dopesmoker” degli Sleep) e attinge a piene mani dal glorioso movimento heavy rock degli anni 70 e 90. La scrittura è ispirata e presenta quegli immancabili riffoni down-tuned, i potentissimi groove di batteria, mentre il frontman Dani ci regala delle linee vocali davvero incisive. I 1000 Mods sono qui per lasciare il segno, non ci sono dubbi.
VODUN
Nascono tra le grida di Madre Terra; le percussioni martellanti di Ouidah; i mercati di Lomé e il cuore di Erzulie: l’incarnazione del rumore devastante intrecciato a melodie estasianti si manifesta attraverso Ogoun (batteria), The Marassa (chitarra) e Oya (voce), noti collettivamente col nome di VODUN: heavy, strambi, profondi e assolutamente innovativi. L’arrivo di Vodun ha colto tutti impreparati, sono veramente la cosa più incredibile che sia emersa nella scena heavy rock underground inglese negli ultimi anni. Noisey li descrive come un “afro-psych tinto di heavy metal e connotati hard/elettrici”, ma provare a classificare i Vodun attraverso generi e sostantivi già esistenti sarebbe una causa persa. Ampio è lo spettro del panorama rock esplorato nel debut-album “Possession” (Riff Rock Records / New Heavy Sounds), che mette in luce riff autentici e strambamente heavy e groove di batteria possenti e carichi con la voce potente e polarizzante di Oya (Chantal Brown, ex-Invasion) al di sopra di tutto, che aggiunge uno stile vocale sorprendente e un’atmosfera distintiva al sound della band. È lei a governare il centro della distruzione e del caos: incarnando gli spiriti del passato e del futuro – lei scatena la possessione in canti di un altro mondo e melodie arcane. Mojo Magazine li descrive meglio “come Aretha alla guida dei Royal Blood dopo aver bevuto Ayahuasca". La loro performance live è una carica oscura e ritualistica che vi seppellirà in un vortice di pazzia voodoo. Vi lascerà a bocca aperta, davvero.
MORKOBOT
Fin dall’alba delle prime galassie la voce di MoRkObOt riecheggiava solenne al di sopra delle atmosfere sature dei pianeti in evoluzione. Dominatori delle forze magnetiche ed ancestrali regolatrici dei flussi di coscienza, MoRkObOt è tornato sulla Terra attraverso i suoi tre messaggeri, Lin, Lan e Lon, brutalmente sottomessi alla Sua volontà. Per dodici anni i tre messaggeri di MoRkObOt hanno costruito la loro discografia su una serie di brani sempre più impressionanti ed elaborati. Il nuovo album GoRgO è un origami noise-rock costruito sulle basse frequenze: un evoluto intreccio di ritmi che abbatte ogni forma di tecnicismo conosciuto, è pura ed unica psichedelia, un vortice malvagio e creativo di follia brillante. Il loro sound è una valanga di beat e groove scivolosi, culminanti in un Mostro di incredibile potenza che usa i suoi due giganti bassi e la batteria martellante come armi di scelta. GoRgO è il quinto album dei messaggeri e raggiunge il livello più alto di innovazione nella loro breve esperienza terrena, registrato da Giulio Ragno Favero (Zu, Il Teatro Degli Orrori, OvO, One Dimensional Man) in soli tre giorni e missato in otto giorni senza alcun intervento di editing aggiuntivo. È stato pubblicato ancora una volta dall’etichetta italiana Supernatural Cat (Ufomammut, Lento), che è responsabile di tutte le uscite a partire da “Mostro” (2006). Il loro ritorno a Pescara verrà ricordato negli eoni a venire.
DALILA KAYROS
Sfortunatamente i SYK non potranno essere presenti al Tube Cult Fest 2017 per motivi personali. Al posto loro avremo il piacere di ospitare la loro straordinaria frontgirl Dalila Kayros. Musicista, compositrice, improvvisatrice. Ha alle spalle un disco come solista ''NUHK'' e collaborazioni in diversi ambiti musicali, dall'avant-garde al metal, come Combat Astronomy, Yugen, Nichelodeon/inSONAR (Claudio Milano) etc. E' in attivo con la extreme avant-garde metal' SYK con la quale ha pubblicato l'album “I-OPTIKON” per l'HousecoreRecords di Philip H. Anselmo. Il nuovo progetto che porterà live si chiama “Aetheric Mutations” e consiste sostanzialmente di voce ed elettronica. È un progetto nuovo ed ancora in fase di gestazione che si discosta nettamente dal precedente “NUHK”. Un’impronta sonora distorta ed eterea costruita con i robot synth e drum machine che mettono in gioco forze contrastanti ma compatibili. Layers vocali e melodie intrecciate tra canzone e improvvisazione. Dalila Kayros sarà una piacevole sorpresa per tutti voi.
SONIC WOLVES
Durante l’anno di grazia 2012 Vita (Ufomammut, Rogue State) e Kayt Vigil (precendentemente in The Hounds Of Hasselvander e Pentagram, attualmente nei Rogue State) danno il via ad un progetto chiamato "Tsutar", che diventerà poi Sonic Wolves nel 2014. Il loro primo demo intitolato “Wolfwitch” vede Stefano Tocci (Deaf Eyes, Karl Marx Was A Broker, ex Incoming Cerebral Overdrive) alla chitarra, mentre Vita e Kayt si occupano rispettivamente di batteria e basso/voce. Stefano esce dalla band in favore di Diniz (attualmente nei Temple Of Dust e Mexican Chili Funeral Party) che subentra nel ruolo vacante di Riff-master. Il risultato è un mix animalesco di diversi aspetti della heavy psichedelia dai suoni profondamente fuzzy, con gli echi vocali stile garage di Vigil, interventi di cowbell e una sensazione generale di crudezza. Nel 2016 il quartetto piemontese pubblica il primo full-length “Before The End Comes” su Taxi Driver Records (Eremite, Hyperwülff) ed accompagna i Belzebong in tour europeo. Il branco discenderà verso la costa est dove gli ululati saranno elevati forti e feroci. Uomo/donna avvisato/a mezzo/a salvato/a.
CACHEMIRA
I Cachemira sono una nuovissima heavy psychedelic blues band con base a Barcellona, formata da membri di altre psych band provenienti dalla stessa scena (Brain Pyramid, 1886, Prisma Circus). Nati nell’estate del 2015, questo giovanissimo trio è innamorato del 70’s Rock e l’hard blues mentre fuzz e wah wah sono le loro armi. Hanno impiegato almeno un anno per sviluppare il proprio sound e suonando live – inclusa l’apparizione al Sonic Blast Moledo e diversa date in Spagna, Portogallo, Francia e Germania – fino ad entrare in studio nell’estate 2016 per la registrazione del debut album dal titolo “Jungla” di prossima pubblicazione su Heavy Psych Sounds. Non c’è ancora una data di uscita ma tenete gli occhi aperti e le orecchie dritte. I Cachemira sono un’esperienza heavy psych blues vera e genuina e siamo felicissimi di averli al Tube Cult Fest per questo show esclusivo.
RABID DOGS
Questi tre spericolati giovanotti del profondo Abruzzo sono conosciuti per la loro miscela di grindcore con punk, stoner e rock ‘n’ roll con tematiche pulp e cinematografiche. Questo turpe progetto appare per la prima volta nel 2009 dopo lo scioglimento di due tra le band più brutali che questa regione abbia mai conosciuto: Bestial Devastation e Tools Of Torture. Finora la band è stata vista solcare i palchi di alcuni tra i festival più estremi al mondo, tra cui Obscene Extreme Festival (CZ), Coyote Brutal Fest (RU), Fekal Party (CZ), Brutologos (SP), XXXapada Na Tromba (PT). I Rabid Dogs hanno mostrato esplicitamente di essere affascinati dallo stoner, dal d-beat e dal rock ‘n’ roll, con una spiccata attitudine punk che rende tutto ciò che fanno estremamente potente e fottutamente diretto. Porteranno un set speciale al Tube Cult Fest 2017, includendo il loro materiale più groovy e sludge, mettendo da parte i blast-beat per l’occasione, pur continuando a suonare violenti e assetati di sangue come solo loro sanno essere. I Rabid Dogs vi guideranno nei bassifondi sudici della “spaghetti-land”… perché la violenza è un’arte italiana!
AIKIRA
Aikira è un progetto Post Rock/Metal strumentale con membri ed ex membri della longeva band Post Hardcore abruzzese Vibratacore. La band nasce dall’esigenza di esplorare una visione sonora più ampia, ricca di sperimentazioni noise e attacchi psichedelici, evocando i maestri della scena Post- come Isis, Russian Circles and Mogwai. Il primo album omonimo datato 2014 è stato descritto come un “lavoro potente e accattivante, oscuro e distorto che tra atmosfere estatiche e deflagrazioni dirompenti rimanda agli evocativi paesaggi di Blade Runner”. Le loro performance live sono degli showcase fortemente emotivi e apocalittici, pieni di impatto dirompente ed un approccio fortememente onirico. Il suono degli Aikira viene dritto dal cuore. Forti e gentili.
Sabato 6 maggio:
MONKEY3
I Monkey3 iniziano il loro percorso all’inizio del secolo a Losanna (Svizzera) come una jam-band, influenzata da una vena psichedelia vicina a Pink Floyd, Black Sabbath, Led Zeppelin, Kyuss e 35007. Il loro muro di suono cosmico è patrimonio mondiale, costruito su vibrazioni heavy psych e groove stoner rock con un piglio immacolatamente prog. Il nuovo album "Astra Symmetry" trae la sua ispirazione dalla mappatura delle stelle e le relative associazioni simboliche, interpretando costellazioni disperse nel cielo scuro. È un viaggio verso soundscape siderali, seguendo la propria rotta intorno al cerchio zodiacale, unificando i segni sotto la natura degli elementi. Ciò che nasce dalle acque profonde, sale verso l’aria pura e acquisisce coscienza terrena prima di bruciare nel sacro fuoco. In 16 anni di onorata carriera, il quartetto svizzero ha pubblicato sei album e visitato praticamente ogni angolo d’Europa, suonando spesso nei festival più prestigiosi: Roadburn, Hellfest, Desertfests, Burg-Herzberg, Freak Valley… ad ora Tube Cult Fest.
FUOCO FATUO
Emersi dai laghi spettrali nei pressi di Varese, Lombardia, nell’anno 2011, autori di un death/doom metal occulto, opprimente e spaventoso, con atmosfere inquietanti e fosche. Il loro album di debutto del 2014 è intitolato “The Viper Slithers In The Ashes Of What Remains” e suona come un esondazione di magma nero, impenetrabile ed oscuro. Il nuovo album, “Backwater” è un imponente e soffocante lavoro di doom funereo, che illustra con estrema lucidità l’angosciante consapevolezza del nulla, che trascende l’oblio e si nutre del vuoto nero. I temi principali sono la relazione tra stato mentale e natura, desolazione e vasto senso di distanza. Un viaggio introspettivo, profondamente radicato nell’ignoto. L’album verrà pubblicato da Profound Lore il prossimo 7 aprile, il che rende la loro presenza al Tube Cult Fest un evento in sé. Questa sarà di gran lunga la performance più pesante ed emozionalmente dolorosa a cui avrete modo di assistere durante l’intero weekend, un’esperienza indimenticabile per le anime più nere.
NOISEPICKER
Sono due uomini e sono fuori di testa. Dopo un quarto di secolo passato a suonare e far festa nei più disparati progetti Heavy & Loud, il cantante e chitarrista Harry Armstrong si unisce al batterista Kieran Murphy creando così i Noisepicker. La loro prima uscita DIY si intitola “doom/punk/blues” ed è un esempio di grezzo, genuino e non-artificioso intreccio di chitarre, voce e batteria. Armstrong è una figura molto conosciuta all’interno della scena underground inglese, da sempre attivo nei meandri di Death/Doom Metal, Stoner Rock, Progressive Rock, Post Rock, Jazz-Rock, ecc., prestando servizio in un numero spropositato di band nel corso degli anni, inclusi Lord of Putrefaction (insieme a Justin Oborn degli Electric Wizard e Adam Richardson dei Ramesses), Decomposed (il cui unico album del 1993 "Hope Finally Died" è attualmente considerato un classico underground), Hangnail (che sono stati in tour in Europa e Giappone con Unida e Cathedral), Firebird (al fianco di Bill Steer dei Carcass), End Of Level Boss, The Winchester Club, e i più recenti The Earls of Mars. Armati di un loop pedal e un mucchio di vecchia strumentazione rattoppata, hanno cominciato a suonare in giro partendo da piccoli pub fuori mano, club e gallerie d’arte, un esperimento per permettere ai brani di divenire organismi viventi e con una vita propria. Quella dei Noisepicker al Tube Cult Fest sarà la prima data del duo fuori dai confini inglesi e ne siamo profondamente orgogliosi.
THE CLAMPS
I The Clamps sono un terzetto speed-stoner rock ‘n’ roll proveniente dal nord dell’Italia, ed hanno emesso il primo riff nel 2012. Riff che sono poi diventati canzoni e la band ha presto cominciato a suonare live sia in Italia che in Europa, supportando band come The Sewergrooves, Nashville Pussy, Pontiak, Valient Thorr ,Wild Eyes, Valley Of The Sun, Black Tusk, e altri ancora. Condensano stoner, speedrock, punk e rock ‘n’ roll in un potentissimo sound impregnato di fuzz, e i loro show sono energia pura! Il loro secondo “Blend, Shake, Swallow” è uscito da poco per l’italianissima Heavy Psych Sounds Records. Adatta per un viaggio all’inferno a folle velocità, e come suggeriscono gli amici di Maximumvolumemusic.com “se quel viaggio fosse una missione kamikaze per sfidare Belzebù in persona allora la descrizione ci andrebbe davvero vicino”.
PATER NEMBROT
Provenienti da Cesena, i Pater Nembrot sono una formazione Psychedelic Rock nata nel 2003. Capace di mescolare la materia Stoner Doom con il Progressive Rock ed il Grunge in particolar modo, la band ha pubblicato finora due demo, tre album e un Ep, con alcune importanti collaborazioni tra cui Enzo Vita de Il Rovescio Della Medaglia – vere e proprie leggende del Progressive Rock italiano – per la produzione di “Sequoia Seeds” (2011) e Christian Peters dei Samsara Blues Experiment ai synth nel brano “Architeuthis” dal nuovo album “Nusun” (2016). Sono stati visti rilasciare la propria energia su diversi palchi a supporto di alcune tra le migliori formazioni Heavy Psych / Stoner / 70’s Rock del nostro Pianeta come ad esempio White Hills, Fatso Jetson, Sleepy Sun, Kadavar, Sons of Otis, Karma to Burn, Samsara Blues Experiment, Radio Moscow and Mos Generator. Ogni fan di Alice In Chains, Soundgarden, Goatsnake e Motorpsycho che si rispetti dovrebbe sentire propria la loro musica, e come ribadiscono i nostri amici di Grind Of The Road “Nusun è un lavoro di pregevole fattura che non conosce cedimenti. I brani si susseguono con coesione evidenziando un mood epico ed onirico. Prendete posto: l’astronave per il cosmo sconosciuto è pronta a partire.”
HERRGOTT SAKRAMENT
Nuovissimo progetto proveniente dall’Abruzzo, con Sergente alla chitarra – già Riff Master degli ZIPPO, tra i maestri dello Stoner italiano – e Marco degli Acid Grime alla batteria. Questo selvaggio e potente duo adora combinare riff lisergicamente doom a basse e distorte frequenze travolgenti. Adoratori di muri di suono e tutto ciò che è pesante, qui c’è pane per i vostri denti. Herrgott Sakrament faranno vibrare le vostre viscere e renderanno incandescenti le vostre orecchie in questo debutto assoluto al Tube Cult Fest 2017. Aspettatevi volumi alti, visioni psichedeliche e disagio elevato.
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