THE OCEAN

Tornano in Italia una delle figure attualmente più importanti del post-metal internazionale, i berlinesi The Ocean, e lo fanno a distanza di dieci anni esatti dalla pubblicazione del loro esordio ‘Precambrian’, un album che ha dato una scossa profonda al genere, e che la band ha confermato con gli album successivi. Sempre imperniati sulla dominanza delle ere geologiche, il concetto di liquidità artistica è stato ripreso con il nuovo album della band, ‘Phanerozoic I: Palaezoic’, a ricordo proprio dell’artwork di ‘Precambrian’, e riprendendone in parte, cercando di darle una continuità stilistica, i temi proposti. Nonostante il costo del biglietto non sia stato tra i più economici, la data del Santeria Social Club di Milano di giovedì 8 novembre ha comunque suscitato interesse tra gli appassionati, a maggior ragione grazie ai supporti che i The Ocean si sono portati dietro per questo breve tour europeo, i colleghi di genere americani Rosetta e i norvegesi Arabrot.

Causa impegni di lavoro e traffico milanese, purtroppo non si è potuto seguire l’intero set degli Arabrot, e parte di quello dei Rosetta. Quello spezzone di set degli americani che si è riusciti a seguire confermano comunque le ottime qualità mostrate dalla band di Mike Armine, grazie ad un sound bello sostenuto e privo di cali di attenzione. L’acustica del locale si conferma buona come sempre, e questo dà modo agli ascoltatori di poter sentire le sfumature di suono della band. Il vocalist risulta essere bello attivo sul palco, dando quindi lo sprono giusto alla band per esprimersi al meglio, non lesinando bordate post-metal di buona fattura. D’altronde, anche loro, in questo genere, sono sempre stati molto apprezzati proprio per la loro qualità stilistica, e in Santeria se ne avuta la riprova.

Appena salgono sul palco, uno ad uno, i membri dei The Ocean il pubblico, piuttosto nutrito, si scalda, e va in visibilio quando sul palco sale la voce Loic Rossetti. Che subito cerca di metter ele cose quando inizia ad intonare i pezzi derivanti dall’ultimo album. Il suo scream è sempre stato ad alti livelli, sempre meglio delle suoe parti pulite, e quando la band riempie il locale con le loro sferzate post sono sempre una bomba. L’apice forse di tutto il concerto lo si raggiunge quando la band interpreta “Firmament”, una delle loro top songs della discografia, tratta da ‘Heliocentric’, e tutto il Santeria naviga in un vortice tumultuoso. La band suona sempre su ottimi livelli e il pubblico rimane sempre soddisfatto, anche se bisogna constatare che i nuovi brani devono ancora essere ben  assimilati da parte del pubblico, ed in parte anche dalla band, come nel caso di “Silurian: Age of Sea Scorpions”, interpretata da Rossetti non in maniera impeccabile. Discorso diverso quando vengono tratti alcuni episodi da ‘Precambrian’, grazie anche al contributo sul palco del guest Mike Armine dei Rosetta, che ha dato quel quid in più allo show, e con il pubblico in completa estasi. Nel complesso, la band è stata accolta con calore dai loro fans, e lo si nota quando Rossetti li incita per alzare le corna al cielo, ricevendo una grande risposta. Il pubblico aspetta con fermento che la band torni sul palco per il bis, e l’attesa viene ripagata, chiudendo il live con “Benthic” e confermando che nel post-metal attuale ricoprono tuttora un ruolo di primo piano.