SICK OF IT ALL/MADBALL
Serata hardcore 100% (l'hanno ribadito anche i Madball, poi...) al New Age, dopo la cannonata Dillinger Escape Plan tocca a due mostri sacri dell'hardcore mondiale fare tappa a Treviso (mancavano solo gli Agnostic Front, e il New Age sarebbe senz'altro stato raso al suolo). Chi non c'era si è perso un concertone, ma a quanto pare la gente ha accolto con gioia la calata del micidiale duo newyorkese, tanto che il New Age era pressochè strapieno di persone. Ad aprire ci pensano i romani STRENGTH APPROACH, che dai due maestri headliner hanno imparato... tutto! Hardcore N.Y. dall'inizio alla fine, con tutti i pregi e i difetti del caso. Brani carichi e ricchi di pathos, ma anche quasi tutti uguali, che hanno esaltato abbastanza le prime file ma lasciato un po' di noia verso tutti gli altri. Certo, suonavano prima di nomi da capogiro, e da soli senz'altro valgono la candela. Stasera sono stati solo un piacevole passatempo. L'attesa per i MADBALL è febbricitante, e appena i nostri salgono sul palco attaccando con Set It Off (aaaaaargh), è il delirio di corpi che volano e chi massacrano. Freddy è una bestia che aizza il pubblico a più non posso, aiutato dal sempre mitico Hoya (destinatario di numerosissimi applausi e cori) e da Igor dei Born From Pain, session drummer perfetto per la band. Band in pienissima forma, che snocciola tutti i classici passati e recenti (da menzione assoluta Infiltrate The System e soprattutto 100%, apice della serata e pezzo da ricordare negli annali dell'hardcore mondiale). Hanno il difetto degli Hatebreed (in realtà è il contrario... ci siamo capiti), ma sono stati fenomenali, e parla uno che avrebbe scommesso 100 a 1 sui Sick Of It All. Appunto, SICK OF IT ALL. E' chiaramente un'opinione personale, ma dopo il disastro perpetrato dai Madball sarebbe stato difficilissimo, impossibile anche per una band come i Soia primeggiare, e difatti il concerti della band, assolutamente in palla e in gran forma, a mio parere è parso leggermente (parliamo di sfumature infinitesimali) più scialbo di quello dei colleghi. Anche qui tutti i classici sono stati buttati uno dopo l'altro verso il pubblico, soddisfatto e massacrato (giustamente) dalle bordate dell'ormai quasi attempato quintetto newyorkese. Insomma, da paura anche loro, ma a detta del sottoscritto gli headliner morali sono stati i Madball. Poco importa, è come sindacare sul mangiare prima il primo (no pun intended) e poi il secondo o viceversa. Se le portate sono entrambe da gourmet, si mangia tutto, con gusto, e poi si rutta pure. Cosa vi siete persi...
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