You are here: /

PAUL GILBERT

Felicemente confermatoci l'accredito per tale evento live solamente la sera prima, quando ormai avevamo perso ogni speranza, si parte e si arriva in un lampo a Roma. In attesa dell'evento chitarristico per eccellenza, il G3 (che speriamo tocchi anche l'Italia), ecco tornare sui palchi italiani uno degli shredders più amati degli ultimi anni, quel Paul Gilbert che farà proprio parte quest'anno del carrozzone itinerante inventato diversi anni fa dalla coppia Vai/Satriani. Uno dei luoghi scelti per le sue 4 date italiane (e probabilmente anche quello che ha registrato maggior affluenza di pubblico) è la Stazione Birra, poco fuori Roma. Il locale è stracolmo quando iniziano le prime note, quasi 1500 paganti divisi tra pista principale e balconata che non mancano di far sentire il loro calore al chitarrista americano. La band sul palco è composta da soli quattro elementi; oltre a Paul, bassista, batterista e l'asiatica Amy, moglie dello stesso chitarrista. I pezzi presentati da Paul coprono tutto l'arco della sua carriera, dagli inizi con i Mr. Big di Billy Sheenan, ai Racer X con il batterista dei Judas Priest Scott Travis (forse il periodo più propriamente "metal" per Gilbert) fino ai più o meno nuovi successi solisti. Acustica di livello buono per una quindicina di brano suonati in totale, specialmente estrapolati dall'album 'Technical Difficulties' (2000) dei già citati Racer X e dall'episodio più riuscito della sua carriera solista, ossia 'Burning Organ' (2002). Paul Gilbert interagisce di continuo con il pubblico, che canta quasi tutti i pezzi e gli offre addirittura un cappello messicano per "Down To Mexico"; non solo, si esibisce, oltre che nei soliti funambolici assoli ed intermezzi, nella riuscita cover di "Foxy Lady" di Jimi Hendrix e in continui duetti con la moglie Emi e il bassista, davvero un portento riuscendo spesso a doppiare i riff di Paul e dotato di una voce davvero notevole. Dispiace per il batterista, davvero molto dotato ma che Gilbert relega al mero lavoro di session man, senza offrirgli assoli o spazio per mostrare le sue doti. Per il resto è il solito impeccabile concerto, con la presentazione di alcune tracce del più recente album 'Get Out Of My Yard' (2006) il classico giochetto del trapano sulle corde e gli assoli tecnicamente perfetti. Avrei sinceramente preferito molti più pezzi da due eccellenti album come 'Burning Organ' e 'Flying Dog', tra i suoi lavori migliori, ma è giusto aver optato per una scaletta eterogenea per ogni periodo della sua esperienza musicale. Il concerto termina dopo più di un'ora e mezza, continui cambi di chitarre e stili, che rendono Gilbert uno dei più apprezzati virtuosisti della sei corde, come la totale soddisfazione del pubblico lascia presagire... e ora speriamo solo di poterci godere il G3!

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web