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LITFIBA

Più ci avviciniamo all'Alcatraz, e più respiriamo quell'aria elettrica che solo alcuni eventi rock possono portare. I ragazzi ancora in fila per un sold out che si preannuncia esplosivo sono qui a testimoniarlo, e lo fanno proprio il giorno in cui esce il cofanetto dei Litfiba 'Tetralogia degli elementi', in cui vi sono gli album che dal 1990 al 1997 hanno rappresentato l'essenza ispirativa della band di Firenze. Milano (e non solo), ha voluto donare i suoi figli per questo tributo ai pirati Piero Pelù, Ghigo Renzulli ed al resto della loro ciurma. Il locale è strapieno di gente ed in molti cercano di portarsi via un ricordo con la classica t-shirt ma che purtroppo non riporterà le date del tour, in quanto deciso all'ultimo momento.

Sono le 21:00, quando i maxischermi laterali e quello centrale dietro la batteria proiettano le immagini inedite del DVD in aggiunta al cofanetto, inerenti tappe del tour di Terremoto del 1993. Il pubblico acclama, esalta i Litfiba dell'epoca, ne sono felici sia i fan della prima ora, sia quelli più datati i quali seguono la band da sempre. Unico neo: la proiezione del dvd dura un'ora e un quarto, un po' troppo anche per un evento speciale come questo, ma fortunatamente è proprio quando iniziano i primi fischi di protesta che arrivano i titoli di coda e si spengono le luci. Rumori di cingoli, bombe, mitragliatori lasciano immediatamente presagire un teatro di guerra, ma questa volta è la guerra civile a far da rovina: partono le note di "Africa" e i Litfiba entrano in scena. Piero Pelù si avvinghia al microfono come un serpente a sonagli, Ghigo Renzulli con tanto di baschetto militare apre il fuoco con la sua chitarra. Seguono senza sosta "Dinosauro", "Sotto Il Vulcano", "Dottor M/Linea D'ombra" per giungere a "La Musica Fa". Nulla da dire, i pirati sono in grande forma e Pierò Pelù è sempre quell'animale da palco pronto a far emergere il meglio di noi, quel lato ribelle innato che ognuno si porta dentro. Tra una performance e l'altra Piero trova il tempo per dedicare qualche parola ad un nostro grande uomo il cui blues scorreva nelle sue vene: Pino Daniele, ma anche alla assurda strage avvenuta a Parigi presso la redazione di Charlie Hebdo perchè come dice el Capitao Piero Pelù "...troppi imbecilli sono armati...".

Lo show a dir poco adrenalinico prosegue con "Tammuria", "La Prima Guardia", "Ora D'aria" e "Rawhide", dove vengono dimostrate le abilità tecniche della band, trasportando i fan in posti lontani, carichi di magia, mistero e libertà. Si chiude la prima parte dello Show con "Siamo Umani" e "Ragazzo". Per il pubblico in delirio non ci sarà molto da attendere per i bis e infatti ne danno l'inizio le note di "Maudit", ma sarà solo con "El Diablo" che si scatenerà l'inferno all'Alcatraz. Le luci rosse provenienti dal palco danno l'impressione che le fiamme brucino direttamente sulla nostra pelle e molti sono i fan alzati sulle spalle che hanno qualcosa da dire. Ghigo chiude la song con il suo classico assolo marchio di fabbrica. Con grande sorpresa, l'intero concerto viene terminato con "Cangaceiro". Tra un boato e l'altro del pubblico, el Capitao Piero presenta la sua ciurma di pirati. I fan ballano e cantano tutti insieme. Alla fine i ringraziamenti con Piero Pelù che scende dal palco per abbracciare i fan alle prime file. Lo spettacolo chiude alle 23:30. Uno show all'altezza delle migliori aspettative e di cui la band non ha perso un colpo. Abbiamo vissuto un vero e proprio salto indietro nel tempo, grazie a questa nave pirata chiamata Litfiba, pronta a salpare per altri porti, ove vi sarà bisogno di illuminare le coscienze...di renderle libere.

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