JADED HEART

[THE PYTHONS] Sono i milanesi Pythons gli opening acts scelti per dare il via alle danze della data mozzatese dei Jaded Heart, una decisione posta alla base della oramai marcata esperienza acquisita dal gruppo lombardo nei numerosi concerti all'interno del territorio italiano, senza poi dimenticare il positivo mini tour inglese tenuto dalla band stessa nel marzo appena trascorso. Ancora una volta Frank Law e soci si sono dimostrati all'altezza del compito loro affidato, presentando una setlist improntata sui medesimi brani eseguiti di supporto agli elvetici Gotthard nel corso della loro ultima data meneghina. L'unica differenza va individuata nell'inserimento della nuovissima "Mary Ann" al posto della loro storica "Texas Queen", una scelta buona per far apprezzare un convincente nuovo estratto da quello che da subito si annuncia essere l'interessante nuovo album in studio della band, assaporato sino ad ora al meglio in sede live anche per quanto concerne le piacevoli "Chase The Sun" e "Rise Against". Il resto è da inquadrare nell'oramai classico e noto approccio on-stage dei pitoni tricolori, fatto di chitarre graffianti, rock 'n' roll d'impatto e la solita pulita voglia di divertire il pubblico presente. Per i tutti fan della band l'ennesima immancabile conferma. [JADED HEART] I rintocchi della mezzanotte accolgono sul palco del Motorock As gli attesi hard-rockers teutonici Jaded Heart, ospitati nella nostra penisola nel corso del loro primo tour italiano di sempre, in questo caso concluso proprio in occasione della data all'interno del noto club comasco/varesino. La prestazione degli storici portavoci delle sonorità hard europee non ha purtroppo reso giustizia alla loro ben ampia fama, vuoi per uno stato febbrile piuttosto fastioso accorso al singer Johan Fahlberg (anche per questo motivo in chiaro debito vocale), vuoi per una forma della band non propriamente esaltante, attribuita da diversi presenti ad un possibile tasso alcolico un tantino elevato. Anche la scaletta della serata, improntata in gran parte sugli ultimi due lavori del gruppo stesso, non ha soddisfatto a dovere la fame di rock dei tanti accorsi per l'occasione, i quali a discapito della propria grande attesa hanno potuto assaporare solo pochi e sporadici estratti provenienti dalla discografia passata della band, salvata in questa occasione da un Axel Kruse particolarmente granitico dietro le pelli. Detto da un grande fan della band, da un nome di tutto rispetto come quello dei Jaded Heart sarebbe stato lecito attendersi di più.