GOJIRA
Dopo una lunga gavetta soprattutto statunitense, i francesi GOJIRA arrivano alla tanto agognata meta del tour da headliner, toccando la data di Roncade (TV) del 7 giugno, dopo aver pazientemente supportato nomi di sicuro notevoli come In Flames, Lamb Of God, Machine Head e Metallica. Alle porte c'e' il nuovo disco 'Magma' (a giudizio di chi scrive deludente come il suo predecessore), e c'e' dunque un'aspettativa vibrante nei confronti di Duplantier e soci.
Mi piacerebbe spendere parole positive per i supporter BLEED SOMEONE DRY, ma non posso. Non perchè i ragazzi non se la cavino, ma semplicemente perchè le condizioni acustiche del loro set sono state a dir poco penalizzanti, con volumi ai limiti del muro del suono, che non solo davano fastidio ma rendevano impossibile decifrare la proposta della band. Nel mezzo di quello che era a tutti gli effetti un fruscio a qualche centinaio di dB, mi e' sembrato che il deathcore della band funzionasse bene, ma a questo punto è solo una supposizione. Da rivedere, e non per colpa loro.
Il pubblico non è quello del tutto esaurito, ma il numero di persone stasera è al di sopra delle aspettative. Su un palco minimal i Gojira fanno il loro ingresso e si giocano tutto subito aprendo con "Toxic Garbage Island" tra le ovazioni del pubblico che è lì tutto per loro. I suoni sono migliorabili, ma un passo avanti da gigante rispetto ai supporter, e mentre Joe visibilmente emozionato presenta le canzoni una dopo l'altra (tra cui i due estratti già pubblicati dell'ancora inedito 'Magma') la band attorno a lui non perde un colpo, soprattutto il fratello Mario che sara' poi autore di un solo molto personale. Con una setlist ben bilanciata dove l'unico difetto se vogliamo trovarne uno è l'evidente sbilanciamento di qualità tra la carriera vecchia e quella nuova; ma questo sembra interessare a pochi, e sulle note di "Vacuity" i Gojira si accomiatano dal pubblico vincitori, con la consapevolezza di essere ormai una band affermata e che può camminare sulle proprie gambe, anche a dispetto di una produzione discografica recente certo migliorabile.
L'Enfant Sauvage
The Heaviest Matter Of The Universe
Silvera
Stranded
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Wisdom Comes
The Art Of Dying
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Explosia
Oroborus
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