ENTOMBED
THROUGH YOUR SILENCE Come band di apertura sono stati scelti i Through Your Silence, band milanese dedita ad un metalcore dalle pesanti influenze scandinave. Nella mezz’ora a loro disposizione la band nostrana cerca in tutti i modi di farsi notare dal pubblico presente, che però sembra più interessato alla birra spillata dietro al bancone e al banchetto di merchandise della Scarlet Records. I pezzi che più mi hanno colpito sono stati “The Groove” e “Respect To The Void”, anche se non posso affermare di aver assistito ad uno show esaltante: la band ha svolto bene il suo compitino di opener della serata, ma nulla di più. ENTOMBED E’ solo quando salgono sul palco gli Entombed che la serata comincia a scaldarsi. I quattro svedesoni sono piuttosto carichi e cercano subito di scaricare la loro energia sul numeroso pubblico che ha ormai completamente riempito il locale: si può senz’altro dire che siano perfettamente riusciti nell’opera, visto che gli astanti erano senza dubbio esaltati dalla straordinaria prestazione offerta dalla band scandinava. Neppure un guasto al rullante, avvenuto dopo qualche minuto di esibizione, è riuscito a smorzare la tensione: ciò anche grazie alla prontezza di spirito del chitarrista Uffe Cederlund, che ha improvvisato un loop di chitarra sul quale la gente non ha potuto fare a meno di agitare la testa. Quanto alla scaletta, vi basti sapere che classici come “Revel In Flesh” (dal mai abbastanza celebrato ‘Left Hand Path’) si sono alternati a pezzi più moderni, come la recente ma assolutamente esaltante “Masters Of Death”. Un’esibizione maiuscola di una band che non ci stancheremo mai di celebrare.
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