DEFLORE

Era la prima volta che ci accingevamo ad assistere ad un silent concert. Molti di voi si staranno chiedendo cosa è un silent concert: è un concerto che si ascolta in cuffia, ne consegue che potete ruttare, urlare, scureggiare (qui forse vi frega la puzza che verrebbe avvertita tramite un altro dei sensi di cui siamo dotati), ma non vi sentirà nessuno. Ciò che è destabilizzante è lo stravolgimento della dimensione concerto, di come si è abituati a viverlo: diminuiscono le parole (non si devono subire quei personaggi che vengono ai concerti per parlare ad alta voce e disturbare chi invece vuole godersi l'esibizione nella sua interezza), aumenta l'espressività degli sguardi, la curiosità spinge a togliersi le cuffie per provare cosa si sente, ma il silenzio è assordante, straniante. Il set della band è molto diverso dal solito (molti brani presentati in anteprima dall'imminente triplo disco che uscirà su Subsound Records nei primi mesi del 2016), stavolta predomina la componente elettronica derivante dallo sviluppo del progetto Electrolodge (di cui Christian fa parte), alternati al loro standard electro-industrial dub. Osservando il pubblico attorno a noi, pareva di avere affianco tanti automi comandati dagli impulsi inviati dal trasponder che venivano recepiti dalle cuffie a secondo del colore che i led emanavano, come se ogni colore corrispondesse ad un comando differente. Stravolgimento della dimensione live.