DEATHSTARS
Prima data italiana per il tour degli svedesi Deathstars, accompagnati dagli svizzeri Stoneman e, unicamente per la tranche italiana, dai veneti Ensoph. Il Banale di Padova non si riempirà certo fino all'orlo ma l'affluenza sarà comunque buona. Il primo gruppo a salire sul palco è rappresentato dagli STONEMAN, quartetto dark proveniente dalla Svizzera e che ci propone un cyber metal estremamente classico, ricco di synth e guidato da chitarre spezzate e riff robotici, con ritornelli catchy quando basta. Oltre a risultare effettivamente poco originale, la proposta dei quattro ragazzi si rivela quasi del tutto priva di valore: brani ripetitivi, tutti uguali e con pochissimi spunti quantomeno validi, gli Stoneman si garantiscono e portano a casa i doverosi applausi 'di cortesia' ma nulla più. Una scelta piuttosto infelice. Fortunatamente ci pensano gli ENSOPH a portare un po' di qualità sul palco padovano. I cinque veneti giocano in casa e salgono on stage carichi e preparati. La setlist è prevalentemente incentrata sull'ultimo "Project X-Katon", ma vengono suonati anche i tre classici di "Opus Dementiae", "Jaldabaoth", "Sohia's Fall" e la conclusiva "Proudly Divine". Purtroppo la band è stata funestata fin dall'inizio da suoni a dir poco pessimi, iper saturi e a tratti incomprensibili, cosa che li ha resi, perlomeno durante i primi brani, più impacciati del solito. Ma l'esperienza accumulata dagli Ensoph è notevole e la band riesce a limitare i danni alla grande, confezionando un concerto di ottimo spessore. Una conferma insomma, come se ce ne fosse bisogno. ENSOPH setlist Kirillow's Bullet Pain, Pride And Regret Jaldabaoth At The Spring Of Time Condemned Icons In The Dust Holy Bleeds Sophia's Fall Proudly Divine Viene allestito con calma lo stage per i DEATHSTARS e il Banale comincia ad affollarsi seriamente, soprattutto da ragazze ansiose di vedere sul palco i cinque scandinavi manco si trattasse degli HIM. Il concerto della band è stato formalmente perfetto, e ha dato ai fan quello che i fan si aspettavano; movenze ammiccanti soprattutto da parte del singer Bernadotte, suoni ottimi e ben definiti, una setlist che ha fortunamente pescato solo i pezzi più validi della loro produzione... insomma, uno show messo in piedi da professionisti del music biz, professionisti che però sotto il luccichio del glitter nascondono, come su disco, una pochezza di idee a tratti imbarazzante. Alla prova del live i Deathstars si sono confermati un gruppetto mediocre, che sa fare ottimamente il proprio mestiere ma che se privato della promozione e del marketing si rivelerebbe decisamente inferiore a tante band relegate ai margini, Ensoph in primis. Un concerto divertente (i brani hanno comunque fatto muovere il culetto del sottoscritto), ma niente di più. DEATHSTARS setlist New Dead Nation Blitzkrieg Tongues Synthetic Generation Motherzone Little Angel Last Ammunition Damn Me Trinity Fields Play God Semi-Automatic Cyanide Virtue To Vice
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