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BOOM ROCK DAY 2

Seconda edizione per il Boom Rock Festival, che anche quest’anno ha visto alternarsi sul palco una manciata di giovani gruppi bresciani, per un miscuglio di generi proposti che vanno dal punk al thrash, dal rock al crossover. La cornice in cui si è svolta la manifestazione è un’accogliente radura adiacente il Dodi’s Pub di Lumezzane, uno spazio davvero suggestivo dove è stato possibile montare un palco di discrete dimensioni, con abbondante spazio per il pubblico presente, che ha potuto godersi lo show in tutta tranquillità e sicurezza. Complice anche un’ottima acustica, la seconda edizione del Boom Rock Festival, che dal pomeriggio di sabato si è protratta per una decina di ore, ha avuto un esito più che convincente, come testimoniato da molti dei presenti accorsi alla manifestazione. In rigoroso ordine di apparizione: Uder Skin Hanno il non facile compito di aprire il BRF di quest’anno ad un orario (le tre del pomeriggio) in cui molti stanno ancora digerendo il pranzo sdraiati sul proprio divano. Semplici cover rock da classifica per loro che i presenti comunque apprezzano. Mariello & The Acapulco Approssimativi, sporchi nei suoni, spesso fuori tempo e palesemente ubriachi… ma è punk e le loro cover storpiate di classici del genere hanno strappato più di un applauso. Marci fino al midollo e divertenti. Miss Molly Ancora cover con i Miss Dolly, che, mostrando una discreta padronanza dei propri mezzi, propongono ai presenti una serie di storiche cover rock, che vedono i Deep Purple come band più gettonata. Compitino svolto senza troppe pecche. Rollin’ Papers Prima gradita sorpresa della giornata. La band, in cui milita Helgast (Eternal Funeral, Mortuary Drape), dà vita ad una performance esaltante, pregna di quella goliardia rock che rende impossibile stare fermi. Con pezzi propri che hanno lasciato il segno… tutto nel nome del rock ’n’ roll. Solid Noise Suoni più duri col moderno thrash metal dei Solid Noise, che non dimenticano però la melodia e si rendono protagonisti di quello che, a detta di molti, è stato il miglior concerto della giornata. Nella setlist troviamo brani presenti nel demo “Water On Fire”, ma anche qualche nuova composizione che non vediamo l’ora di poter risentire su CD. Hardsounds vi tiene d’occhio! Demon’s Tear Heavy Metal is the law! Questo il pensiero dei giovani Demon’s Tear, che attraverso proprie composizioni riversano sul pubblico tutta la loro passione per le sonorità più classiche dell’universo metal, con influenze che vanno dai Maiden (of course) al thrash metal americano. Giocano in casa e non sfigurano. Under A Curse Riduttivo inserirli in un determinato genere (crossover?), gli Under A Curse rappresentano sicuramente uno degli altri grandi hit della giornata. Quando salgono sul palco è già buio, ma ci pensano loro ad incendiare la scena con una proposta che alterna costantemente momenti più cupi e soffusi a sferzate devastanti, sulla scia di System Of A Down, ma con una personalità che non può passare sotto silenzio. Black Eyed Susan Non male il loro rock alternativo (indie?) come evidente dalla buona risposta del pubblico. Prodotti dalla Mizar Records, i Black Eyed Susan si fanno portavoce di una musica ipnotica e suadente che viene esaltata dall’ottima prova interpreataviva della vocalist Luisa. Mary Dolls Già conosciuti col nome di Plasivo, con cui vinsero nel 2001 il Vitaminic Awards, i nostri affrontano il Boom Rock Day con tutto il loro carico grunge. Una buona attitutide on stage e un’ottima resa dei pezzi propri proposti contribuiscono a fare della loro esibizione una delle più toniche della giornata. Gotama Schizzati. Un po’ metal, un po’ funky, comunque avvincenti. È la peculiare proposta dei Gotama a raccogliere gli ultimi applausi di questa seconda edizione del Boom Rock Festival. E loro fanno calare il sipario su questa serata come meglio non si potrebbe, a testimonianza di una ormai provata esperienza live e di un bagaglio tecnico non indifferente. Dovessero passare dalle vostre parti, non me li lascerei scappare…

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