You are here: /

DAUGHTRY

Quello dell'appuntamento dal vivo con Chris Daughtry e soci è un evento che attendevamo trepidanti oramai da circa sette anni, e più precisamente dal 2006, anno di uscita sul mercato discografico del meraviglioso omonimo debut cd. Ecco che quindi risulta più che plausibile l'emozione provata dal sottoscritto all'annuncio ufficiale della prima discesa italica del combo americano, resa possibile grazie al patrocinio della sempre più attiva ed attenta Barley Arts. Non avendo potuto assistere, a causa del ritardo dovuto all'assolvimento dei quoditiani impegni lavorativi, alle esibizioni dei nostrani Heller, ci troviamo costretti ad iniziare la cronaca dell'evento direttamente dalla disanima dello show degli headliner della serata, i quali risulteranno autori di un concerto condito da diverse luci ma anche da numerose ombre, affermazione che ovviamente non tarderò a motivare. La scaletta della serata, improntata in particolare sui brani estratti dall'ultimo 'Baptized' (album che per chi scrive segna un discutibile cambio di rotta verso terreni sonori tristemente nefasti), ha pagato purtroppo dazio verso tutti coloro i quali si attendevano uno show dal grande impatto rock, il tutto a causa di un eccessivo uso di effetti e basi elettroniche. Tale scelta, infatti, è risultata particolarmente fuori luogo in relazione all'opera di riarrangiamento di alcuni storici cavalli di battaglia della band stessa, la cui nuova veste sonora ha deluso fortemente molti degli accorsi della serata, in particolare se messa in relazione alla rombante energia e alla graffiante attitudine messe in evidenza nei primi tre album in studio rilasciati sul mercato. A rendere ancora più discutibile la scelta artistica è stata la palese inadeguatezza dei musicisti della band stessa, i quali hanno tristemente dimostrato di non essere in alcun modo all'altezza di un singer di altissimo livello come il compagno di viaggio Chris Daughtry, un frontman capace di esecuzioni canore di assoluto prim'ordine, ma purtroppo penalizzato, allo stesso tempo, da un insieme strumentale tutt'altro che incisivo, in cui non sono mancati anche errori piuttosto evidenti effettuati in fase strumentale ed esecutiva. Alla luce di quanto sin qui illustrato, insomma, possiamo considerare la prima discesa italiana dei Daughtry come una "mixed bag of emotions", un calderone in cui hanno convissuto forti emozioni positive legate alla esemplare performance vocale del bravo Chris e ai coinvolgenti brani delle prime tre releases discografiche, ma anche un triste senso di delusione figlio di quello che si annuncia il futuro prossimo del marchio Daughtry, il quale sembra sempre più tristemente destinato ad abbandonare i sentieri del graffiante modern rock americano a favore di un approccio maggiormente noioso ed elettronico. Una ipotesi che speriamo con tutto il cuore di vedere smentita nel prossimo futuro, così da non dover rimpiangere nostalgicamente i fasti dei tempi che furono già solo dopo pochi anni di distanza dall'uscita del primo fenomenale studio album.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web