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STAMINA

Ciao ragazzi. Innanzitutto parlateci del vostro nuovo album. Che significato hanno il titolo e la copertina? Luca (chitarrista)- Ciao! "Perseverance" è un titolo molto appropriato per il nostro nuovo album, dato che esso ha potuto vedere la luce solo grazie alla perseveranza e alla passione che continuiamo a mettere in ciò che facciamo. La bellissima copertina è stata realizzata da Vittorio Citro, un nostro caro amico che si era già occupato della copertina e del booklet del nostro precedente album, "Two of a kind". Sulla copertina del nuovo lavoro c'è un uomo che persevera nel suo cammino, indossando una maschera per resistere tra il disastro generale del mondo, inseguendo una meta indefinita alle porte misteriose del tempo, simboleggiato dall'orologio. Che rapporto c'è tra questo ultimo disco e i predecessori? Luca- A mio parere, questo terzo album rappresenta il punto di arrivo dei due precedenti, nel senso che include tutti gli elementi stilistici di "Permanent Damage" e "Two of a kind" in una chiave più matura e convincente. Sentite di essere cresciuti come musicisti e come compositori? Cambiereste scelte stilistiche fatte in passato? Luca- Credo (o meglio, spero!) di essere migliorato come compositore, ma non sta a me giudicare. La maggior parte della critica, sia italiana che straniera, fino ad ora ha nominato "Perseverance" il nostro album migliore. Ci sono sicuramente diverse cose che avremmo potuto realizzare meglio in passato, ma sinceramente non cambierei nulla, perchè da tutti gli "errori" commessi abbiamo imparato tanto ed oggi tanti elogi da critica e pubblico forse non li avremmo avuti, se non avessimo percorso tutta la strada che abbiamo alle spalle. Il tasso tecnico della band è elevato... Vi sentite più metallari o fanatici del prog? Luca- Sono molto legato a sonorità hard rock/metal melodico, le band e gli artisti che più hanno influenzato il mio modo di comporre sono: Royal Hunt, Europe,Yngwie Malmsteen, Black Sabbath (periodo Dio e Tony Martin), Rainbow. Ma apprezzo anche alcuni gruppi del filone progressive metal, così come gruppi storici dell'era progressive rock, quali: Genesis, Emerson Lake and Palmer, Yes, Banco del Mutuo Soccorso etc. In più, m'interessa il "linguaggio" di alcuni chitarristi jazz/fusion e rock/fusion, come Mike Stern, Allan Holdsworth, Brett Garsed, Frank Gambale e Al DiMeola. Lorenzo (bassista)- Credo semplicemente musicisti nel senso genuino della parola. Lavoriamo attentamente sui suoni, dinamiche e groove. Personalmente credo che prendendosi curadi questi aspetti, posto che le composizioni siano sempre orecchiabbili ed accattivanti, il risultato risulta quantomeno diretto e professionale. Detto questo in fondo fondo mi sento un metallaro con la M maiuscola. Nel disco ci sono diversi cantanti a renderlo prezioso. Approfondiamo questa questione. Luca- Siccome non avevamo un cantante in pianta stabile al momento delle registrazioni di "Perseverance", abbiamo pensato d'invitare diversi ospiti. Göran Edman è sicuramente il principale ospite d'onore, nonchè mio cantante preferito in assoluto. Da anni nutrivo il sogno d'incidere qualcosa con lui alla voce e questo disco era l'occasione perfetta. Indipendentemente dal fatto che in passato ha collaborato con due dei miei chitarristi preferiti (Yngwie Malmsteen e John Norum),sono davvero felice di avere su due brani del nostro nuovo album quello che per me è il timbro maschile più bello del mondo! La instabilità della formazione è una caratteristica degli Stamina. Come mai non si riesce a trovare un punto di equilibrio? Luca- Beh, in realtà per i nostri primi 10 anni di carriera, ovvero fino al 2011, la nostra line-up è stata stabile, con me ed Andrea Barone (tastierista) più Giorgio Adamo alla voce e Roberto Chiumiento al basso. Abbiamo cambiato spesso il batterista, questo è vero, ma ti assicuro che la cosa non ha creato chissà quali problemi d'instabilità, perchè avevamo sempre qualcuno pronto a suonare la batteria per noi, sia live che in studio. Il vero periodo d'instabilità l'abbiamo avuto tra la fine del 2011 e la metà del 2013. Come avrai notato, infatti, sul nuovo album la line-up ufficiale comprende tre membri: me, Andrea Barone alle tastiere e Lorenzo Zarone al basso. Finalmente ora ci siamo stabilizzati, con l'ingresso in formazione del cantante Jacopo DiDomenico (che ha collaborato con noi, in veste di session man live, a partire dalla seconda metà del 2011) e del batterista Enrico Canu. Qual è la forza dei vostri brani? Cosa dovrebbe spingere il pubblico ad apprezzarli? Luca- Forse uno dei nostri pregi principali è il riuscire ad essere immediati ed orecchiabili, pur proponendo del materiale piuttosto articolato e variegato a livellodi strutture, arrangiamenti ed influenze. Quali sono i musicisti che vi hanno spinto a suonare e ad arrivare ad un certo livello? In quale album celebre avreste voluto mettere lo zampino? Luca- Ho iniziato a prendere la musica seriamente a partire dal marzo del 1996, quando mi trovavo in vacanza a New York con i miei genitori ed un amico italo-americano mi regalò la sua copia personale del vinile "Odyssey" di Yngwie Malmsteen. Quel disco mi ha letteralmente cambiato la vita e tutt'ora è uno dei miei preferiti. Chiaramente poi crescendo ho ascoltato tanta altra musica ed ho subìto l'influenza di altri artisti, come accennavo in precedenza... ma resta Yngwie colui che più di tutti mi ha spinto a dedicarmi con un certo impegno allo studio della chitarra e della musica in generale. Lorenzo- Ho preso in mano il basso all'età di 16 anni. Suonavo cover dei Nirvana con un mio compagno di classe. Da allora la musica è stata sempre la mia grande passioneche oggi è diventata il mio lavoro. Ho deciso di dedicarmi unicamente alla usica dopo l'ascolto di 'Metropolis p.2' dei Dream Theater, è il mio disco preferito in assoluto. Come ricordate i tempi in cui incidevate demo? Luca- Li ricordo male, è passato troppo tempo ahahah! Eravamo poco più che ragazzini e non avevamo nessuna idea di cosa fosse uno studio di registrazione. Però ricordo che mettevamo molto entusiasmo in ciò che facevamo, quel tipo di entusiasmo che si ha quando tutto sembra nuovo ed eccitante, quel tipo di entusiasmo che bisogna sforzarsi di non perdere mai del tutto, anche quando si diventa più grandi d'età. I componenti degli Stamina hanno altre band? Luca- Suono in diverse formazioni della mia zona, di solito in duo o in trio, proponendo repertori da intrattenimento in chiave unplugged in pub, ristoranti e quant'altro. Ho anche collaborato con vari artisti come turnista in studio, tra cui il noto cantante danese Kenny Lubcke, ex frontman dei Narita e tutt'ora corista dei Royal Hunt. Lorenzo- Attualmente oltre al progetto Stamina lavoro come session man nella band Italo-Norvegese Aborym. Ho suonato in altri progetti ma preferisco concentrare i miei sforzi unicamente per progetti validi e con il tempo ho abbandonato altre situazioni con cui suonavamo rock e blues. Raccontateci qualche aneddoto dei tour a cui avete partecipato. Luca- Quei mattacchioni di Andrè Andersen e company (Royal Hunt) ci fecero uno scherzo, in occasione dell'ultima data del tour europeo che abbiamo tenuto nel maggio del 2012 come loro band di supporto. Mentre eravamo nel bel mezzo della nostra esibizione, iniziarono a lanciare sul palco bicchieri e piatti di plastica e , successivamente, saltarono fuori armati di scope e stracci per pulire. Detto così sembra niente, ma t'assicuro che fu una scena alquanto esilarante e dalle risate quasi non riuscivamo a portare a termine il concerto. La Campania attualmente non sembra essere la patria del metal, i pochi live a cui si assiste, anche a Napoli (che di abitanti ne fa quasi un milione) di cosa sono sintomatici? I gruppi non hanno proprio speranze per un Sud rigoglioso, metallicamente parlando, e preferiscono andare a suonare altrove? Lorenzo- Purtroppo nella nostra regione manca totalmente la cultura non solo della musica metal ma di tutta la musica live di qualità!!! Live di grandi artisti anche di altri generi musicali fanno sempre poco pubblico. Agli onori della cronaca è saltato fuori il metodo Stamina... Potrebbe essere un modo per far uscire fuori il vostro nome con più facilità? Luca- Beh magari si...speriamo! Sicuramente, per associazione, ora il nostro nome resta più facilmente impresso, il che è già un'ottima cosa. Invitiamo tutti i lettori di Hardsounds ad ascoltare qualcosa dalla nostra pagina facebook ufficiale: http://www.facebook.com/staminaitalianband Grazie mille per questa piacevole intervista!

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