SHAMAN
Grazie all'idea di Fulvio di Flash Magazine, che ha organizzato per l'anniversario di Flash un paio di serate con protagonista Andrè Matos e i The Clairvoyants, ci viene data la possibilità di intervistare il fenomenale singer brasiliano, che si rivela una persona gentilissima e assai simpatica. Ciao Andrè... come va? Tutto bene, grazie. E' bello essere qui in Italia! Come è nata la collaborazione con i Clairvoyants? Una collaborazione molto interessante, per me, innanzitutto perché mi piace l’idea di cantare i brani dei Maiden; io sono un grande fan dei Maiden… bè, almeno fino a Seventh Son. Poi non mi identifico più. Prima c’era una direzione che avrebbero dovuto continuare, non so cos’è successo, magari ragioni di marketing. Ora fanno qualcosa di meno bello di prima. Ovviamente questa è la mia umile opinione. Poi ok, dopo che Bruce se n’è andato, è una storia diversa… poi è tornato, ma non credo sia molto felice. Comunque, l’idea di questa collaborazione viene da Fulvio di Flash Magazine, per l’anniversario di Flash, e inoltre ha coinciso con la pubblicazione del nostro nuovo album. E poi i Clairvoyants sono una grande band, simpaticissimi… a volte mi sembra di suonare con i veri Maiden! Mi piace l’idea di essere qui, è tanto tempo che non suoniamo in Italia! A proposito dell’album nuovo cosa ci puoi dire? E’ un album nel quale abbiamo raggiunto un risultato che stavamo inseguendo da molto tempo. Fin dai tempi degli Angra stavamo cercando di fare questo tipo di musica. Magari più semplice, ma non meno profonda… ed è difficile, se sei abituato a usare la tecnica, semplificare… ma è necessario, arriva un momento in cui è necessario per rinnovarsi. Tutto questo significa che bisogna tentare di non ripetersi, ripetersi è morte certa per ogni band. Le uniche due band che possono, anzi, devono ripetersi sono AC/DC e Motorhead. Tutte le altre… no, grazie. Nemmeno i Manowar? No! Mi piacciono, Eric Adams è un mostro, ma non devono ripetersi, nemmeno loro. In effetti non stanno più facendo niente di originale, si stanno ripetendo fino alla morte. Come i Maiden, come i Priest… nessuno fa più niente di nuovo, probabilmente per ragioni di marketing. Non è molto onesta, questa cosa… bisognerebbe provare sempre qualcosa di nuovo… magari sbagli, ma almeno hai provato. Come definisci la musica degli Shaaman? C’è un cambio notevole rispetto a “Reason”… Qualcuno affibbia etichette alle band… “Power Symphonic Epic Metal From The Jungle” (risate, NdR). In Giappone ci hanno deto che facevamo “mystic metal” (altre risate, NdR). Non ci sono etichette per il nuovo album… puoi chiamarlo Heavy Metal. In sede di recensione l’ho definito solo “Metal”. Grazie!! Vorrei che tutti avessero quest’idea. Abbiamo un sacco di influenze nella nostra musica… dal Thrash, al Power, al Melodic, al’Hard Rock… è tutto insieme, non cerchiamo troppe etichette. Quando ascoltavo metal negli anni '80, all’inizio, era tutto diverso… ascoltavo Slayer, Motley Crue, passando per Destruction, Iron Maiden, Whitesnake… tutto era considerato metal. Non come oggi, con tutte le etichette… è stupido, ridicolo, crea solo divisioni. “Io ascolto Black, quindi odio te che ascolti cose melodiche”… è ridicolo! E a proposito dei testi? Sono stato molto colpito dalle parole “You Can’t Deny Your Faith”. Sei religioso? No, non sono religioso… sono “spirituale”. Non seguo una religione sola… sono un po’ scettico nel credere ciecamente in qualcosa. Ma sono curioso, cerco, indago… cerco di trovare la connessione tra tutte le religioni, le spiritualità… mi ritengo spirituale… da lì viene quella frase.. Qual è la critica peggiore che ti è stata rivolta? E il complimento migliore? Wow, domanda difficile! Il complimento più bello è quando qualcuno mi dice… “Oh, ti ho riconosciuto mentre cantavi quella canzone”, significa che hai personalità. Credo sia impossibile non riconoscere la tua voce… Oh, grazie mille! E la critica… hmm… probabilmente è quando qualcuno dice che la mia musica, o la mia voce, ricordano qualcos’altro. Questo mi fa fermare… mi fa chiedere se sto facendo cose originali. Certo, ovviamente ci sono le influenze, ma bisogna stare attenti a non copiare. Perché una cover dei Sister Of Mercy? Per due ragioni. Prima di tutto perché credo che siano una band interessantissima… un po’ underground e un po’ no… erano molto molto originali… sperimentali, innovativi… ottimi. E poi perché non sono una band metal. Per riuscire a mettere la tua personalità in una canzone, devi scegliere qualcosa di non metal. Non si può essere personali con una cover dei Judas… perché l’originale è già perfetto! La nostra versione è completamente diversa dall’originale… e ora ti racconto un aneddoto divertente. Ero in Brasile, con il mio produttore, e ebbe l’idea di registrare questo pezzo. “Gli dissi… ok, devo sentire gli altri”. Quando ci ritrovammo in studio, la prima cosa che Ricardo (il batterista, NdR) fece fu di prendere un cd e dire “ragazzi, sentite questo pezzo”. Bè… era lo stesso. Incredibile… qualcosa di misterioso, spirituale… credo che il nome degli Shaaman fosse nell’aria!! Segui ancora gli Angra? Non l’ultimo album. Quello prima sì… è professionale, sono ottimi musicisti… ma non è la musica che voglio fare io. Al di là di Iron Maiden, Metallica, Priest… cosa pensi della scena metal? Ripetitiva. Ci sono pochissimi artisti che si salvano… ad esempio i Paradise Lost. Attualmente credo che siano i migliori. E anche i Rammstein… i loro testi sono semplicemente fantastici. Dato che sono stato in Germania per un po’, capisco bene il tedesco. (a questo punto ci si lancia in una discussione linguistica… per scoprire che Matos sa parlare, nell’ordine: portoghese, inglese, spagnolo, tedesco, francese e un po’ di italiano. Wow!). Comunque, i Rammstein sono sofisticati, completi… e insieme potenti, pesanti… e poi una band tedesca che fa successo in tutto il mondo cantando in tedesco… grandi. Sono unici… anche alcune band spagnole cantano in spagnolo, ma non riescono ad andare molto al di là dei loro confini… prendi i Mago De Oz… bravi, ma non molto popolari al di fuori della Spagna. Anche in Brasile succede la stessa cosa. Quando suono in Brasile, mi sembra un po’ strano cantare in inglese davanti a gente che parla la mia stessa lingua… ma per me la musica è un lavoro, e lavoro in tutto il mondo… per questo devo tentare di fare qualcosa di internazionale… e fortunatamente (o sfortunatamente) l’inglese è stato scelto come “Esperanto”… e vedere i ragazzi, i Brasile, che sfogliano i booklet dei cd, traducono, leggono… ti fa anche stare un po’ più attento a quello che scrivi. Contribuisce a farti essere un po’ più profondo, quando scrivi i testi delle canzoni. I testi dell’ultimo album sono scritti col cuore. E la scena italiana? Bè, credo che i Rhapsody siano un’ottima band… nel loro tipo di musica sono i migliori. Poi l’Italia ha avuto una grande tradizione per il progressive… Sì, la PFM, il Banco Del Mutuo Soccorso, i New Trolls e tanti altri… Sì, le conosco, sono tutte band molto famose in Brasile… però per quanto riguarda la scena metal non conosco molte band italiane… i Time Machine non erano male, i Labyrinth nemmeno… il problema dei Time Machine è che non riuscivano ad avere una line-up stabile… poi conosco i Vision Divine… Fabio Lione (che non è più nei Vision Divine, NdR) mi piace, come cantante… sa cantare benissimo l’opera… e pochi cantanti metal sanno cantare l’opera così bene. Secondo te perché ultimamente nel metal ci sono tutte queste reunion? Solo per soldi? No, non solo soldi. Da una parte per i soldi, dall’altra per lo status. Bruce Dickinson da solo ha meno successo dei Maiden. Idem Halford. Ma c’è qualcuno che se n’è sempre fregato di tutto questo... Ronnie James Dio. Tornerete in Italia per un tour? Sì, abbiamo dei progetti, ci piace stare con i fan… faremo un tour in tutta europa, il problema è che prima avevamo tante label sparse per l’europa, e non si riusciva a organizzare bene… ora con una sola label dovrebbe essere più semplice… credo che in Italia suoneremo solo a Milano, comunque. Vuoi salutare i fans di Hardsounds? Grazie mille a tutti voi, è stato un piacere per me venire qui, sono un fan dell’Italia! Spero di tornare presto con tutto il gruppo, per suonare e per stare con voi… e spero che il nuovo album, “Reason”, vi piaccia. Grazie a tutti!
Commenti