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SCUM

Intervistare Bard “Faust” G.Eithun è stata un’esperienza molto particolare. Non capita tutti i giorni di poter intavolare una conversazione con una leggenda dal black metal; ti aspetti chissa chi, invece dall’altro capo del’apparecchio telefonico c’è un ragazzo molto cordiale, quasi timoroso (ogni volta che dalla sua parte passava un motorino o una macchina si scusava per il rumore) e con l’inglese più biascicato che abbia mai sentito. Ostacolo facilmente rimosso dalla passione con cui Faust ci ha raccontato un po’ di cose. Si ringrazia Nicola “Mad Butcher” Marsilio per la collaborazione. Ciao Faust, allora per prima cosa presenta gli Scum ai nostri lettori. Dunque, l’idea degli Scum è nata nel 2002, più o meno. Casey (Chaos, degli Amen Nda) è stato tra i primi coinvolti nel progetto. Facemmo in tempo a provare un paio di volte, ma a causa di impegni e per la mancanza di motivazione di alcuni dei membri, il tutto è restato in ibernazione fino al 2004… nel settembre di quell’anno abbiamo ripreso in mano seriamente il progetto e a novembre siamo entrati in studio con l’obiettivo di produrre un ibrido musicale a metà tra black metal e punk. Del resto, credo che questi due generi musicali siano totalmente affini tra loro, hanno un’attitudine molto simile, la stessa aura di anticonformismo. (speriamo che a ‘sto giro i panda clown lo capiscano Nda) Fate parte di culture completamente diverse, anche se Casey si è sempre trovato in disaccordo con il sistema americano. E' stato difficile inizialmente oppure vi siete trovati in completa armonia da subito? Beh, non è stato così difficile come sembra; Casey effettivamente ha una visione delle cose e un modo di farle totalmente diverso dal nostro, e all’inizio c’è stato qualche lieve attrito a causa di ciò, ma niente che non si sia potuto risolvere con un compromesso… tutto sommato, posso dire che è andato ok. Parliamo di "Gospels for the sick", io l'ho visto come un album scritto da un gruppo di bastardi motivati da una gran voglia di far casino. Mi sono discostato molto dalla realtà? Credo che tu abbia centrato perfettamente il punto! Alla fine si, noi abbiamo fatto quello che volevamo, senza imposizioni discografiche o cose del genere, non volevano attaccarci o seguire nessun trend, ma suonare del punk rock estremo che ci appagasse! Credo tu abbia ragione quando dici ‘bastardi’… anche se io preferirei usare la parola perdenti (underdogs Nda), è quello che ci consideriamo un po’ tutti. Per vari motivi, tra l’altro, soprattutto per dei luoghi comuni e degli archetipi che ci vengono sempre attribuiti, sai io e Samoth abbiamo un passato nel black metal, Casey è il ribelle americano e Happy Tom dei Turbonegro è quasi un’icona gay per la gente. Alla fine non abbiamo voluto dimostrare niente a nessuno, ma solo fare cosa ci sembrava meglio. Dal punto di vista attitudinale, questo lavoro è PUNK al 100%. Lo dimostrano anche i titoli dei pezzi e ovviamente il monicker del gruppo, secondo voi l'attitudine "no future" ha ancora ragione di esistere nel 2005? Dopo tutto i motivi per essere incazzati ci sono adesso come negli anni '70... Mmm, devo dire di non concordare completamente con te sulla prima parte. Non credo che attitudinalmente “Gospels For The Sick” sia solamente punk, c’è anche un sacco di spirito black metal, un sacco di rimandi a band come Celtic Frost e primi Bathory. E’ anche vero che queste due band a loro volta si ispiravano al punk, quindi in un certo senso il cerchio si chiude, come ti ho detto prima credo che black metal e punk rock siano strettamente legati! La volontà di differenziarsi, quell’ideologia, fa parte di entrambe queste correnti, quindi credo che l’attitudine ‘no future’, come dici tu, sia ancora possibile averla, che tu ascolti black o punk. Forse è più facile confondere le cose ora, visto che band come per esempio i Green Day sono considerate punk rock… è difficile prendere sul serio queste cose, per me il vero punk rock è di band come Misfits e Exploited! Credo che il pop punk di oggi sia una sorta di ‘bottom line’, decisamente distante dalla concezione originaria di questa musica. So che Casey è un fan del black metal, in particolare di Emperor e Darkthrone. Ma gli altri membri del gruppo apprezzano la proposta musicale delle rispettive band? In generale direi di si. Personalmente adoro i Turbonegro, sono un loro fan da un sacco di anni, ma per quanto riguarda gli Amen devo ammettere di conoscere molto poco… ho sentito solo il primo album che mi prestò un amico, e mi pare buono, ok. Un brano del disco si intitola “Truth Won’t Be Sold”…cosa sta a significare? Non sono la persona più adatta per risponderti visto che i testi sono stati tutti scritti da Casey... ma credo che si riferisca prevalentemente all’America, credo sia un testo leggermente anti-Americano. Sai Casey proviene da lì, e quindi parla di queste cose, della ricerca della verità, della società di plastica e dell’ipocrisi del cosiddetto sogno americano. Sa essere molto blasfemo se vuole, parlando di certi argomenti… ma di certo gli Scum non sono una band politica. Quali sono i tuoi pezzi preferiti dell’album e perché? Diciamo che tendo a fare una distinzione tra pezzi che preferisco ascoltare e pezzi che preferisco suonare. Ma in generale mi piacciono molto quello di cui abbiamo appena parlato “Truth Won’t Be Sold”, perché è davvero black metal, poi “Backstabbers Go To Heaven” perché è molto heavy e ha quello riff alla Ministry che mi fa impazzire! Poi la title track mi ricorda molto i Celtic Frost e quindi mi piace, mentre “Deathpunkscumfuck” è un pezzo totalmente live e in your face che adoro. Qual è stato il tuo approccio al drumkit nel monento di iniziare a registrare le parti di batteria? Cosa intendi di preciso? Voglio dire, ti sei più concentrato sul groove, sulla velocità o su altro? Questa è una bella domanda! Io praticamente non ho suonato la batteria tra il 1993 e il 2002, quindi ero decisamente fuori forma... in linea generale ho puntato di più sul groove cercando di non essere troppo tecnico, ma questo non è un problema visto che in ogni caso la mia abilità tecnica è molto limitata. Credo che per una musica come quella degli Scum ci si debba ‘abbassare’ e suonare molto primitivi, puntando tutto sulla potenza. Io di solito come batterista mi adeguo alla musica che devo suonare… per farti un esempio, qualche mese fa sono stato a Roma, per registrare le parti di batteria del nuovo disco degli Aborym; è stato duro perché le loro song richiedono velocità pazzesche e tecnica quindi ho dovuto essere molto concentrato. Credo sia importante avere un proprio stile, ma anche sapersi adattare a ciò che si suona. Come sono nate le collaborazioni con Mortiis e Nocturno Culto? Allora, per quanto riguarda Mortiis lui inizialmente doveva essere un membro permanente, ma poi a causa della sua band solista, ha deciso di non essere più della partita. Alla fine si è limitato a cantare un brano e le backing vocals di “Backstabbers Go To Heaven”. Il brano inciso da lui non è presente nel disco perché non si adattava, era stato scritto da Euroboy ed era forse troppo rock’n’roll… non ci sarebbe stato bene, ma speriamo di poterlo pubblicare in futuro. Sulla copertina del disco Casey indossa una maglia degli Indigesti, gruppo hardcore italiano che assieme a Raw Power, Negazione e Wretched ha aperto svariati culi. Volete parlarci meglio del vostro amore per la nostra scena anni '80? Conoscete altri gruppi italiani? Sarò totalmente onesto, per quanto riguarda l’hardcore italiano non conosco praticamente nulla, ed è una vergogna, perché sono un grande fan del punk rock. Conosco varie band italiane come Death SS, Mortuary Drape, Forgotten Tomb e ovviamente Aborym, ma per quanto riguarda l’hardcore so ben poco… Dovresti chiedere a Casey! Ahaha, hai ragione, lo farò. Anche la scandinavia ebbe una scena hardcore molto forte. L'avete seguita? Ancora una volta devo essere sincero, no. Non saprei proprio cosa dirti! Le altre due tracce che non compaiono in questo lavoro le troveremo da qualche parte oppure le terrete ben nascoste in un cassetto? Avete intenzione di dare un seguito al progetto? Credo di si, magari in un ep da pubblicare in futuro, chi lo sa… come ti ho detto, se un brano non è nel disco è perché il feeling è leggermente diverso. Io spero che si sarà un seguito all’album, ma adesso è tutto da vedere… ognuno di noi ha famiglia e impegni, per ora ci concentriamo per promuovere “Gospels”, a tempo debito si vedrà. Hai ascoltato qualche disco meritevole ultimamente? Si, mi sono piaciuti molto “This Godless Endeavor” dei Nevermore, “Annihilation Of The Wicked” dei Nile, l’ultimo dei Red Harvest, i Poison Idea e gli Eloy sono dischi che ognuno dovrebbe possedere! Recentemente ho comprato anche un disco dei Misfits, e quello degli 1349, molto bello! Li conosci? Certo, li apprezzo molto. Senti, un’ultima domanda. Ormai sei entrato in pianta stabile negli Aborym, cosa puoi dirci del nuovo disco? Si, gli Aborym hanno deciso di avvalersi di un batterista reale e hanno scelto me, c’è un bel rapporto di amicizia ed ero già apparso come guest in alcuni dei loro shows, senza contare le mie apparizioni vocali e i testi scritti per l’ultimo loro disco. Sono stato un paio di settimane a Roma per registrare le tracce di batteria, e devo dire la verità, ero un po’ nervoso. Sapevo che sari dovuto essere molto veloce e tecnico, essere concentrato, anche se i nuovi pezzi sono un po’ più lenti rispetto a quelli più vecchi che erano schegge. Il nuovo materiale è molto più heavy e atmosferico, mi ricorda un’unione tra il death americano e gli Emperor di “In The Nightside Eclipse”, ha un suono più naturale, meno clinico. Fabban e Nysrok sono ottimi songwriters, sono sinceramente convinto della bontà delle nuove canzoni. Per quando è prevista l’uscita? Riuscerete a suonare anche dal vivo? Il disco era stato inizialmente previsto per la fine del 2005, ma non credo riusciremo a farcela, vedo più probabile l’inizio del prossimo anno. Per quanto riguarda i live, vedremo, sarà una bella sfida vista la lontananza, anche per via di Prime Evil (nuovo singer della band romana, sostituto di Attila Csihar Nda). Ok Faust, ti lascio spazio libero per concludere come preferisci Beh, cosa posso dire, ascoltate gli Scum, spero vi piacciano, e tenete d’occhio le mie mosse in futuro. E siate voi stessi!

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