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RAGE

Innanzitutto, dicci qualcosa sul vostro nuovo album "Speak Of The Dead". In generale, al confronto con i precedenti album abbiamo avuto qualche cambiamento sulla proposta musicale. E' diviso in due parti, la prima è orchestrale, molto profonda e sentimentale. La seconda è più aggressiva di quanto ci si aspetterebbe, sono canzoni Metal con assoli rocciosi. La si potrebbe paragonare a "Black In Mind". Ok, l'album è diviso in due parti, ma perchè "Suite Lingua Mortiis" in otto? Avremmo potuto tenerla in un pezzo solo, ma alla fine sono otto idee diverse, ed in questo modo invece di ascoltare tutto l'insieme si può scegliere di andare a sentire il pezzo che ti interessa in quel momento, altrimenti sarebbe troppo lunga. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di dividerla in otto parti, così se vuoi sentire una singola parte di quell'insieme di idee da 22 minuti, lo puoi fare. E' stato difficile decidere dove tagliare i pezzi? Non molto, perchè quando passi dall'una all'altra lo senti che c'è qualcosa di nuovo. Come definiresti il collegamento tra "Lingua Mortiis" e "Speak Of The Dead"? E' difficile, dieci anni fa avevamo questo ragazzo che scriveva le orchestrazioni e noi dovevamo mettere la nostra parte sull'orchestrazione già fatta. Adesso viene tutto dalla band, ogni cosa è composta e arrangiata da Victor Smolski, e tutto suona più omogeneo, tecnicamente è più valido perchè senti il violoncello, il pianoforte e le chitarre che suonano insieme, sono parti scritte apposta per essere suonate così. Smolski ha caratterizzato il songwriting dell'album. Quanto pensi che le sue influenze Progressive abbiano condizionato il risultato finale? Abbiamo condiviso la composizione "fifty-fifty". Ma per quanto riguarda le orchestrazioni, io non ci metto mano affatto. Una volta che lui ha scritto le sue parti, io vado in studio e attacco il basso, non vado oltre. (risate, n.d.r.) Mi siedo dietro di lui e lo lascio fare, il risultato è la cosa migliore tra quelle che abbiamo fatto. Penso che per i suoi album sia stato più influenzato dai suoi gusti personali, ma io mi limito a fare canzoni Metal. Quindi potremmo dire che è merito di Smolski se c'è questo incontro così particolare tra le due componenti? Smolski ha avuto carta bianca per le composizioni, aveva tutto in mente, io ho lavorato molto con le lyrics, quindi sì, le sonorità dipendono prevalentemente da lui. Credo che questi siano tra i migliori pezzi che abbiamo mai registrato. Non voglio dire che sia un genio, ma è un fantastico musicista. Parliamo di Mike. Lo stile di Mike sembra essere molto più sobrio rispetto alle vulcaniche evoluzioni cui ci ha abituato. E' stata una sua scelta, o lo avete per così dire "obbligato", tipo "Mike, sulla prima parte datti una calmata!"? Scusate, sto pensando a Mike che esplode tipo vulcano! (risate, n.d.r.) Mike è un grande musicista, sa quando lasciarsi andare e quando stare più in secondo piano. Ci sono comunque parti veloci anche all'inizio, e lì Mike ha inserito dei passaggi davvero esplosivi, mentre nelle ballad ha saputo tirarsi un po' indietro e trattenersi. Comunuque ha buon gusto, e il suo gusto risponde bene alla musica dei Rage, quindi ha saputo alternare molto bene le parti più tranquille a quelle più esplosive. Sulle vostre copertine, appare questa creatura con i denti appuntiti. Puoi dirci qualcosa di più? E' Soundchaser, la nostra mascotte. Nell'ultimo disco abbiamo parlato della sua storia, ma è nato già nel 1988. Sono 6 anni che avete la stessa line-up. Direi che è quasi un record! E' la formazione più resistente che abbiamo avuto, e mi piace parecchio! La scorsa settimana stavamo provando per il tour, ed abbiamo discusso dei programmi di ognuno, non ci vediamo sempre perchè non abitiamo vicini, usiamo molto internet, non è che ci vediamo la sera per una birra. Ma per il momento tutti abbiamo sospeso i nostri progetti personali per lavorare insieme al tour dei Rage. Riuscirete a portare i pezzi di "Lingua Mortiis" in tour, con tanto di parti orchestrali? Vogliamo suonare i pezzi nuovi e speriamo di riuscire a farlo in questo tour. Il tour è troppo lungo per riuscire a portare l'orchestra in tutte le date, diventa troppo costoso. Ci piacerebbe fare anche qualche spettacolo con l'orchestra, magari a qualche festival o per il tour natalizio. Ma ci serviranno parecchi soldi per farlo. Ci sono gruppi che fanno tipo karaoke, mettono il cd con le canzoni e ci suonano sopra. Non è una cosa molto bella, soprattutto sentire il cantante che canta sopra al disco. Di chi stai parlando? Un gruppo con la R... non sono i Rage. Ma lasciamo stare. (risate, n.d.r.) Come è stata la vostra esperienza al Tradate Iron Fest? E' una nuova realtà in Italia. Ero molto preoccupato perchè pochi mesi prima ho avuto un incidente al braccio con la moto. Sono stato in ospedale e ho subito tre interventi, avevo una grossa cicatrice. Non ero sicuro di riuscire a suonare, ma ce l'ho fatta. Mi ricordo molto bene di quello show. E dell'organizzazione che impressione hai avuto? Molto valida, spero che nei prossimi anni continuino a fare quel festival. Sei sull'onda della scena Metal da circa vent'anni, e penso che ormai te ne sarai fatto un'idea piuttosto chiara. Credi ci sia qualcosa di valido tra le band degli anni '90 e dell'inizio del 2000? Sì, ci sono un sacco di giovani band che cercano di emergere, e ci sono idee valide. Se pensi ai limiti di altre scene, come quella Pop ad esempio, lì le band hanno vita media due anni! Qualche nome? Sicuramente gli Edguy, al momento stanno esplodendo! (risate, n.d.r.) Cosa pensi delle reunion, che sembrano essere abbastanza in voga negli ultimi tempi? Penso che molte siano solo per i soldi. Pensa ai Guns & Roses: sono un nome leggendario, e la gente li seguirà ancora, ma il gruppo è cambiato, c'è solo Axl Rose. Non credo sia molto onesto da parte loro, continuano a dire che tornano ma non lo fanno mai, si parlano addosso. Un conto è se un gruppo lo facesse per soldi e lo ammettesse, almeno si saprebbe. Parliamo del testo di "Kill Your Gods". Che ne pensi della situazione di Paesi come l'Iraq o Israele? Sono situazioni davvero terribili e pericolose. La canzone comunque non è contro le religioni, ma contro l'uso che ne viene fatto. Purtroppo l'uso propagandistico che viene fatto delle religioni, di tutte le religioni, non fa altro che allontanare dalle spiritualità, ed è di questo che parlo in "Kill Your Gods". In un certo senso, senza religione si starebbe meglio. Tutti saremmo obbligati ad avere un maggior senso di responsabilità, se non avessimo uno "scudo sacro" dietro cui nasconderci. Io potrei vivere senza religione, ma penso che la maggior parte del mondo non ne sia in grado. Avete scritto qualcosa come 17 album in 20 anni, questo è il diciottesimo. Dormire la notte mai, eh? In 21 anni, che sono non poco tempo, ho scritto praticamente un album all'anno. Sono un tipo abbastanza produttivo. (risate, n.d.r.) Da dove prendi l'ispirazione per scrivere così tanto? E' una questione di passione. Non è che lo faccia per lavoro, siamo persone creative e suoniamo divertendoci. Ho un mio studio a casa, e scrivo continuamente. Non è granchè, giusto uno studiolo, ma quando mi viene in mente qualcosa la scrivo e posso registrarla subito, ed è tutto ciò che ho sempre voluto. C'è così tanto materiale, anche Victor, scrive colonne sonore per i film, è una persona molto creativa... Grazie mille, abbiamo finito. Ci fanno cenno di tagliare, quindi ti ringraziamo e ti salutiamo. Spero di non aver parlato troppo. Ciao!

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