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PYRRHON

Siete spuntati dal nulla come un fulmine a ciel sereno nel mondo dell'Industrial Techno Death Metal con innesti jazz dopo quel diamante grezzo del vostro primo EP nel quale si intravedevano gli spunti di ciò che è poi diventato A Terrible Master, parlaci della band. Dylan: i Pyrrhon sono una death metal band sperimentale che si è formata a Brooklin nel 2008. Siamo partiti come una band non convenzionale che prendeva spunto da band quali Death, Suffocation, Morbid Angel, Cynic, Atheist and Gorguts. Con il nuovo album, invece, abbiamo allargato le nostre influenze incorporando elementi più eterogenei e provando quanto più possibile a fare qualcosa di diverso dal solito. Il nome della band prende spunto dal filosofo greco chiamato Pirro il qualè dichiarò che la felicità deriva dall'indifferenza verso ciò che ci succede intorno, questo significa che siete scettici? Dylan: dalla frase "vittoria di pirro" abbiamo preso il nome che abbiamo dato alla band, tecnicamente la vittoria di pirro è quando vinci una battaglia ma subisci grosse perdite per raggiungerla. Ciò significa che grandi sacrifici sono necessari per raggiungere lo scopo di una vita soddisfacente. La frase vittoria di pirro introduce anche la natura soggettiva del termine sacrificio, alcune persone la concepiscono come stabilità economica e posizione sociale e questi punti di vista non saranno mai secondari nella loro concezione, noi sfidiamo questo concetto asserendo che se il fine giustifica i mezzi, stai facendo sacrifici necessari per raggiungerlo? Mentre discutevamo tra noi per decidere quale nome dare alla band, realizzammo che pirro era anche un filosofo greco – padre dello scetticismo – il monicker ci è piaciuto ancora di più e decidemmo di continuare ad usarlo. Siamo dell'opinione che niente può essere considerato per quello che sembra ma una profonda analisi e relativa autoriflessione sono assolutamente essenziali per una migliore comprensione; il doppio significato è perfetto per il nome della band. Il vostro cantante (Doug Moore) coopera con una famosa webzine americana (metal review); è stata sua l'idea di farvi suonare questo intricato tipo di death metal come conseguenza di tutte le band che ha ascoltato e recensito? Doug: aver ascoltato e recensito così tanti album di generi diametralmente opposti sicuramente mi ha aiutato a raffinare la mie conoscenze della musica. E' imporatnte essere uno studioso della propria arte, se non dedichi tempo e sforzi per imparare come strutturare un brano o come arrangiare gli strumenti, finirai col creare un prodotto mal concepito. Ascoltare così tanti dischi in un breve lasso di tempo mi ha lasciato indifferente per il death metal derivativo. L'ultimo iperprodotto disco dei Necrophagist e tutto il revival relativo al vecchio death metal può ottenere il plauso di molta gente ma io sono stufo di quella merda. Il Death metal viene suonato ormai da 25 anni ed ha ancora molto da dimostrare come genere di musica, preferisco piuttosto provare a sbagliare e portare avanti la discussione che assecondare gente pigra che preferisce fare le cover altrui. Dylan: anche io ho un discreto background nel giornalismo musicale, sebbene in un diverso settore rispetto a quello di doug; conduco un programma radiofonico chiamato Hellhole su WNYU (la radio dell'univesità di New York) e lavoro ormai da 6 anni. Sono stato costretto ad ascoltare tonnellate di dischi metal che altrimenti non avrei mai ascoltato se non avessi lavorato lì. Ciò mi ha aiutato a sviluppare il senso critico e ad affinare I gusti musicali. Ascoltare così tanta musica mi ha dato una grossa ispirazione che altrimenti non avrei avuto. Ho capito che come musicista, essere un attento ascoltatore è molto più importante che affinare I lavori altrui. Avere una profonda conoscenza della musica è un valore aggiunto inestimabile. A parte tutto il metal, mi son sorbito (alla radio) generi musicali che nemmeno immaginavo esistessero. Ho sempre diversificato I miei ascolti ma la programmazione della radio universitaria è incommensarabilmente ampia. Lavorarci è veramente interessante e avvilente. Ci sono un sacco di dissonanze nel vostro disco tanto che a volte sembra un esercizio di stile, quanto sono rilevanti per il vostro approccio band quali Voivod, Shellac, Don Caballero e Gorguts? Dylan: il nostro sound è una bizzarra combinazione di death metal, indie/noise rock e progressive rock/metal/fusion, quindi hai perfettamente ragione ad indicare quelle band come influenti nel nostro sound. Credo che molta gente non si renda conto di quanto hanno in comune band quali Gorguts e Shellac, a primo acchitto sicuramente I Gorguts sono più classici, intricati e brutali, mentre gli shellac sono più strani, tipo una ronzante punk band con una forte componente emozionale. Ultimamente poi Gorguts e Shellac tendono ad assomigliarsi per l'uso delle dissonanze, tempi dispari e timbriche stridenti. Credo che la gente tenda a farsi accecare dall'estetica dei generi (cosi come I Gorguts vengono dal death metal mentre gli shellac vengono dal punk/hardcore) invece sbagliano a pensare in questo modo perchè non si rendono conto di quanto queste band hanno in comune. Tutta la musica è composta da un set limitato di proprietà (melodia, armonia, ritmo, timbrica, metrica, tempo etc) . Mentre tutte queste proprietà possono essere combinate in una sconfinata varietà di modi, vi è generalmente una coesione di fondo tra I diversi generi di musica. Se consideri il modo in cui utilizzano le dissonanze, Gorguts and Shellac sono molto simili. Noi proviamo a canalizzare le varie possibilità di sperimentazione quando creiamo la nostra musica. Quali altre band hanno influenzato il vostro sound e quali sono i vostri gusti personali? Dylan: abbiamo gusti molto differenti, non abbiamo limiti agli ascolti, non c'è nulla che ognuno di noi si precluda di ascoltare. Io ho delle preference stilistiche, ma la cosa più importante è che la musica deve essere inventiva, stimolante e di buon gusto. Siamo molto presuntuosi ed appassionati quando si tratta di essere fan di un genere di musica, cosicchè ognuno di noi ha gusti differenti dagli altri. I nostri ascolti comunque hanno dei punti in comune, a parte il death metal le nostre maggiori influenze cojmprendono jazz, indie rock, tutti I tipi di metal (black metal, doom, grind, thrash, etc), noise sperimentale, musica classica, hardcore e progressive/classic rock. Alcune band che ci accomunano sono: Gorguts, Meshuggah, The Dillinger Escape Plan, Death, Mahavishnu Orchestra, King Crimson, The Jimi Hendrix Experience, Miles Davis, Converge, Atheist, Cynic, Stravinsky, Sonic Youth, Slint, Bad Brains, Aphex Twin, Morbid Angel, Neurosis, Suffocation, Ulcerate, Origin e altri. Le nostre influenze personali vanno al di là della lista di band sopramenzionata comunque quella è un buon punto di partenza per capire da dove confluiscono I nostri gusti. Tutti noi abbiamo studiato jazz e musica classica, questa conoscenza tecnica ha avuto una enorme importanza sulla direzione della band. Noi scriviamo musica da un punto di vista molto organico. non pensiamo in termini di tonalità o tempi, piuttosto preferiamo usare la conoscenza complessiva di questi concetti per influenzare il modo in cui scriviamo musica. Usiamo la nostra conoscenza delle regole per romperle e creare nuovi suoni. Dato chè la Selfmadegod sta ristampando il vostro debutto significa che il clamore generato è stato molto alto – e lo meritate tutto. Ve lo aspettavate? Dylan: onestamente avevamo alte aspettative per il disco, credo di parlare anche per gli altri componenti della band quando dico che scrivere, preparare, e registrare l'album è stata una delle cose più difficili e appaganti che abbia mai fatto. Sembrava che sparassimo nel buio nella maggior parte del disco. E' mia opinione che per fare della musica genuina e lungimirante bisogna seguire I propri istinti. Prima di registrare c'erano diversi brani nei quali credevamo ma eravamo insicuri su quanto compatto sarebbe stato il suono. Per contro tutte le canzoni delle quali eravamo insicuri hanno finito per essere le nostre preferite. Non potevamo essere più felici per il risultato finale e per il modo con cui la gente a reagito al disco. Tutti I responsi positivi sono stati molto lusinghieri e quasi surreali. Farete un tour per promuovere il disco che comprenderà l'Europa e anche l'Italia? Dylan: attualmente non abbiamo in programma di venire in tour in Europa sebbene sinceramente ci piacerebbe farlo. Partiremo col fare dei piccoli tour negli States e quindi ripartiremo da lì. Sarebbe molto sensato venire in tour laggiù dato che la Selfmadegod Records è polacca, speriamo che succeda. Se qualcuno che sta leggendo questa intervista volesse aiutarci a impiantare un tour in Europa basta che ci contatti in tutte le maniere possibili. Volete aggiungere qualcosaltro? Dylan: innanzitutto grazie per aver dedicato del tempo alla nostra intervista, sinceramente lo apprezziamo. Se quacuno volesse contattarci per qualsiasi motivo la nostra mail è: [email protected]. Stiamo facendo del nostro meglio per organizzare quanti più show possibili, quindi se siete interessati a farci suonare, contattateci. Stiamo già lavorando sul nuovo materiale cosicchè il prossimo album non è molto lontano. Grazie di nuovo.

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