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STILLBORN

Avevamo parlato recentemente del nuovo album dei coerentissimi Stillborn, 'Los Asesinos del Sur'. Siamo riusciti ad avere un'intervista con le belve polacche, godetevela. Nuovo album... niente fronzoli nè compromessi, come al solito. Dunque, chi sono gli Stillborn? Quattro, non più giovani, fan della pura devastazione sonora. Completamente diversi ma uguali. Quattro ragazzini adulti che lavorano per una cosa piccola, per manterne la carica infernale, che possiamo scatenare come il vento, come nell'ultimo album. Per fortuna. Siete polacchi ma usate lo spagnolo nei titoli, perché? È una nostra piccola traduzione. Iniziando dal primo album, usiamo per i titoli il linguaggio della Morte, cazzo. La cultura spagnola, anche se non siamo grandi esperti in merito, è dannatamente allucinante per noi. Semplicemente, c'è maggiore esposizione rispetto a ciò in cui siamo cresciuti. Di cosa parlano i vostri testi? C'è un tema ma diverse prospettive. La sola condizione perché le religioni nascano e persistano. L'onnipresente paura per la Morte. Ci descrivereste il processo di nascita della vostra musica? A cosa vi ispirate? Abbiamo iniziato nel 2009, con Ikaroz. Ma è iniziato anche il processo di divisione delle nostre strade, perciò abbiamo avuto tempo per il nostro side-project, Genius Ultor, di cui abbiamo registrato il debutto, “Dzień Nocy”. Siamo tornati sull'album nell'autunno 2010, dopo il quarto e ultimo Legions Of Death Attack, un piccolo tour annuale con alcune band estreme, la festa in questo caso. Tre mesi dopo eravamo in studio. Il principio di base è che il brano presentato e arrangiato non poteva cambiare. La prima idea è la migliore, il primo tentativo è il migliore quando registriamo. È una cosa naturale per noi. Quali sono le band che vi hanno maggiormente influenzato? Non saprei. Ognuno di noi ha i suoi ascolti, siamo cresciuti in periodi, posti e ambienti diversi. Ma ogni cosa cosa che si ascolta rimane dentro, e prima o poi uscirà fuori. Personalmente, non ho delle preferenze, potrebbe essere in un album, ma non nella singola band. Avete in mente di fare un tour? Sarete su qualche palco italiano? No. Abbiamo rinunciato ad organizzare concerti, e poi non abbiamo il tempo materiale di suonare dal vivo. Per noi l'ideale è di fare circa tre concerti ogni due anni. Cosa ci dite della scena polacca? La Polonia è un buon posto per suonare metal estremo? È fantastico. Chiese e supermercati ovunque. E continuano a salite di numero, come i funghi dopo la pioggia. È come il pascolo per i bovini. Comunque sia, la scena è ok. Abbiamo tizi che buttano giù vodka e insegnano agli altri come pogare correttamente. Se vuoi che faccia nomi, ecco qua: Infernal War, Azarath, Embrional, Masachist ma I Witchmaster se li mangiano tutti. Musicalmente, eh. Cosa ci dite della scena italiana? Ci sono band che apprezzate? Quando ero piccolo ascoltavo Drupi. Dovevo, era ovunque nei media comunisti. Era opposto, a dir poco, ad Albano e Romina Power. Più che altro nell'aspetto. E un giorno arrivarono i Bulldozer, tutti avevano 'IX'. Ricordo quando suonarono a Zabrze, non ci andai ma i miei amici lo fecero. Chiesero a degli skinheads dove comprare vino a poco prezzo e poi rimasero a letto per tre giorni. Perciò persero il concerto. I Bulldozer hanno appena concluso un tour in Polonia, spaccano ancora. Poi ho ascoltato i Sadist, ma solo il primo album. Altre band che rispettiamo sono Necromass, Necrodeath e Nefas. Cosa ci dite dell'attuale situazione del metal estremo? Come dice il nome stesso, è un fenomeno di nicchia. E tale deve rimanere. Nella scena Black Metal ci sono molte controversie su argomenti politici, religiosi e sulla violenza... qual è la vostra posizione? Sessantanove su settanta non sanno neanche per scherzo cosa sia il male. Conclusione a piacere... Grazie per l'intervista. Attenti a quelli che vengono dal Sud. www.stillborn.pl http://www.facebook.com/stillborn.pol www.myspace.com/naturalborndestroyers www.youtube.com/stillbornpl

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