Freschi del nuovo album 'Eugenics', i deathster statunitensi stanno per intraprendere un lungo tour dopo una pausa forzata dovuta all'uragano Sandy, che si è abbattuto dalle loro parti. Prima che i quattro tornino in azione, abbiamo pensato di farci una chiacchierata col chitarrista Ron Kachnic, manco a farlo apposta mezzo italiano e innamorato del Belpaese.
Presentiamoci ai lettori...
Heylà! Sono Ron Kachnic, chitarrista dei Malignancy. Auguro a tutti una giornata brutale!!
Parliamo di 'Eugenics', il vostro ultimo album. L'abbiamo trovato violento e molto tecnico, ci racconti il processo di nascita?
Abbiamo deciso di rendere 'Eugenics' un concept album fin dall'inizio. Ci siamo presi il nostro tempo per scrivere e assicurarci che ogni traccia fosse unica. Volevamo anche una qualità del suono migliore perciò abbiamo registrato presso The Geller Celler a Mahopac, NY, uno dei migliori studios per il metal. Abbiamo registrato con Elliot Geller prima la batteria, poi voce e chitarra. Il nostro bassista Roger ha mandato le tracce da casa. Poi abbiamo mandato tutto a Luca degli Illogicist che ha missato 'Eugenics' per noi e ha fatto un ottimo lavoro! Volevamo che ogni strumento fosse ben udibile e reso bene. La band è molto soddisfatta di quanto 'Eugenics' suoni pulito e brutale!!
Perché 'Eugenics'? Di cosa parlano i vostri testi?
Il significato di 'Eugenics' riguarda l'evoluzione della specie umana e come si sia adattata a vivere sottoterra all'interno di vecchi rifugi anti-atomici perché la vita sulla Terra non è più possibile. Esiste solo per pochi (ricchi, politici) in città biodome. Ogni traccia è una visione che il nostro vocalist Danny Nelson ha avuto dall'inizio. I testo sono storie su un gruppo o una famiglia estesa di umani che vivono nei rifugi e raccontano le sfide e le sofferenze che affrontano.
Qual è la vostra fonte di ispirazione principale?
La mia fonte di ispirazione è la passione per la creatività nella chitarra. I Malignancy non hanno paletti e mi permettono di esprimermi al massimo. Abbiamo solo una regola, brutalità estrema, cazzo! Mi piace anche che I Malignancy non sono modaioli, noi seguiamo il nostro stile e non potrebbe fregarci meno di come suoni la scena estrema di oggi. Questo è ciò che ci guida a comporre Death metal originale!
Quali band vi hanno influenzato?
Beh, tutti nella band hanno il loro musicista preferito cheli influenza. Eccone alcuni dei miei: King Crimson (musicisti spettacolari, progressive rock creativo), Alex Skolnick, Rush (Alex Lifeson spacca), Randy Rhoads, Voivod (così fottutamente originali), Bad Brains, Quicksand, Cannibal Corpse, Death (Chuck era un grande) e Al Di Meola (un jazzista).
Cosa ne pensi della situazione odierna del metal estremo?
Penso che nel metal estremo ci siano troppe band che suonano uguale. La cosa mi annoia abbastanza e spinge le mie orecchie verso il jazz e il blues. Le poche band che rispetto sono: Between The Buried and Me, Animals as Leaders, Insect Warfare, Noisear, Maruta, Wormed, Cephalic Carnage, e Dying Fetus!!
Avete mai suonato in Italia?
Abbiamo suonato in Italia un po' di volte ed è stato eccezionale. Io sono mezzo italiano, mia nonna si chiama Giambruno e viene da Palermo, perciò venire in Italia significa tanto per me. Ho suonato all'Indian Saloon a Milano coi Mortician e cibo e fan erano eccezionali. Coi Malignancy ho suonato a Venezia, abbiamo avuto la possibilità di andare in spiaggia per un giorno e mangiare calamari fritti...fantastico! Sono buoni!
Cosa ne pensi della scena italiana? Ci sono band che ti piacciono?
Si, ci sono i Putridity, Illogicist e Unfathomable Ruination. Penso che anche la scena sia buona in Italia. Con ottimo vino, cibo e fan non puoi sbagliarti, l'Italia spacca! Spero che i Malignancy possano suonare in diverse parti dell'Italia, perciò facciamo appello ai fan affinché chiedano ai promoters di chiamarci! Chow !!Brutal fuckers !!
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