KNIGHT AREA
Ciao! Presentate la band ai lettori di Hardsounds MARK: Ciao! Alla batteria abbiamo Pieter van Hoorn, Gijs Koopman al basso, i nostri due chitarristi sono Mark Vermeule e Rinie Huigen (anche alle backing vocals), Gerben Klazinga alle tastiere, Joop Klazinga al flauto e il lead singer Mark Smit. Il vostro nuovo album "Under A New Sign" è molto valido. Ci sono degli argomenti specifici condivisi tra i brani? MARK: Grazie! Musicalmente ci sono molte interconnessioni tra i brani, ed è facile da notare. Riguardo I testi, abbiamo alcune tematiche che sono presenti in più di una canzone: la rinascita, affrontare un grande cambiamento nella propria vita, la difficoltà di perdere qualcuno. Il vostro album di debutto per me è stata una scoperta esaltante, anche se casuale. Quanto è cresciuta la band da allora? MARK: La grossa differenza è che il primo album era una specie di solo project di Gerben, che invitò i vari musicisti a partecipare. Dopo il successo del primo disco abbiamo formato una band, anche con alcuni di quelli che hanno fatto parte di The Sun Also Rises, e altri, più che altro per suonare i pezzi dal vivo, ma anche per lavorare a del nuovo materiale. Quindi il nuovo album è più un lavoro di squadra, il che lo rende più dinamico e caratteristico. Quali sono i vostri modelli di bands e artisti? MARK: Ci sono dei caratteri fondamentali nella band, alcuni sono grandi fan di Genesis and Marillion, altri hanno gusti più progressivi tipo Dream Theater and Rush, altri hanno un background hard rock. Come è stato accolto "Under A New Sign"? MARK: Era una grande sfida replicare il risultato di The Sun Also Rises, ma crediamo che Under A New Sign sia più maturo e dinamico, e siamo felici di vedere che la maggior parte dei recensori pensi lo stesso. Avete già qualche idea per il nuovo album? Sarà un concept? MARK: Si, ci stiamo già lavorando e abbiamo preso in considerazione l’idea che sia un concept intero, ma non è ancora sicuro. Come nascono le vostre canzoni? Prendete ispirazione dalla vita di tutti i giorni? MARK: Nel mio caso, da situazioni di tensione, di ogni genere. Possono derivare dalla vita, dalla musica o da un libro. Avete un tour in programma, che passi per l’Italia? MARK: Stiamo cercando di organizzare delle date soprattutto nella seconda metà dell’anno, Italia inclusa. Tenete d’occhio http://www.knightarea.com per gli aggiornamenti. L’intervista è finita, buona fortuna e spero presto di sentir qualcosa di nuovo presto da voi. Concludete come preferite. MARK: Se qualcuno sa un possibilitá per Knight Area di suonare in Italia, contata noi per favore! Knight Area dica arrivederci a tutti gli Italiani! (la frase era già originariamente in italiano, e non è stata tradotta per mantenere il feeling che l’artista voleva comunicare, a scapito, come si vede, di sintassi e grammatica. NdT)
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