MOTHER’S FINEST: Iron Age
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11/05/2017Da Prince, passando per i Living Colour e Red Hot Chili Peppers, i Mother’s Finest gettarono le fondamenta per quella frangia di rock contaminato dal funky e dal soul. Un combo multirazziale che ha aperto la strada a molti artisti, contribuendo a definire quello che più avanti prenderà il nome di crossover. Guidato dalla coppia carneade formata da Glenn Murdock e Joyce Kennedy, straordinaria cantante dotata di rarissima potenza ed espressione vocale, con il cambio del decennio (esordirono nei primi anni ’70) adeguarono il proprio stile potenziando il suono, in linea con l’avanguardia del periodo. ‘Iron Age’ è un concentrato di funk rock di immane potenza, soprattutto nella versione attuale le dinamiche del remaster sono pazzesche, riletto con l’attitudine delle punk band. Il verbo dei Funkadelic viene stravolto da bordate di robusto hard rock: "Luv Drug" è pura violenza sonica, mentre "Rock N Roll 2 Nite" (in futuro sarà ripresa dai Blackfoot), è un master alla school of rock con Angus Young alla cattedra; se "Earthling" è terremotante non solo nel titolo, "Illusion (C'Mon Over To My House)" non avrebbe sfigurato nel repertorio, quello più trasgressivo di Glenn Hughes, ma è tutta la scrittura a non concedere flessioni. A distanza di molti anni ‘Iron Age’ non denuncia cedimenti, gira nel lettore che è una meraviglia, a dimostrazione che i capolavori sono senza tempo.
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