IQ
Ciao Michael, benvenuto ad Hardsounds. Cosa ci dobbiamo aspettare da 'Frequency'? Sei sobbisfato del disco? Grazie... Sì, penso di poter dire di essere soddisfatto di Frequency – ad essere onesto non posso mai dire se abbiamo finito col creare un buon album fino ad un bel po' di tempo dopo la sua pubblicazione. Avendo prodotto tutti gli album degli IQ da Ever, mi ci avvicino molto durante il processo di registrazione, ascoltando di continuo i mix ancora grezzi sull'iPod e prendendo piccoli appunti su suoni di rullante, o qualche idea su qualche effetto che posso aver avuto. Dopo esser stato così coinvolto in un album non riesco proprio ad ascoltarlo come un prodotto finito finchè non è passato un po' di tempo.. Detto ciò, l'ho ascoltato per intero l'altro giorno e sì, penso non sia affatto malaccio… Ho notato che 'Frequency' suona differente rispetto a 'Dark Matter'. Puoi spiegarci le maggiori differenze fra i due album? Beh, con Dark Matter avevo una visione particolare del sound del disco. Avevo visto un paio di concerti in cui erano state usate delle vecchie tastiere originali, e mi ricordo di aver ragionato parecchio su quanto potente fosse quel suono. Così, per Dark Matter l'idea sovrastante il tutto era di tornare alle radici del nostro suono – capisci, avere un suono d'organo sostanzioso, trovare un buon suono di mellotron ‘duro’, eccetera… e partire da lì. Penso che 'Frequency' sia molto più una collezione di canzoni – alcune delle quali vanno ben d'accordo tra loro – che si è evoluta attraverso un periodo di tre o quattro anni. Inoltre, a causa degli strani alti e bassi che abbiamo attraversato durante il processo compositivo (Cookie, il nostro batterista, ha deciso di lasciare la band per vivere in una zona remota della Scozia, Martin ci ha lasciati a metà del lavoro di registrazione, Pete si è ammalato gravemente lo scorso anno – infatti non eravamo nemmeno sicuri di essere in giro per quest'anno – e poi Andy, il nostro batterista sostituto ha deciso di abbandonare alla fine dello scorso anno, e siamo riusciti a convincere Cookie a rientrare all'inizio di quest'anno…) ho avuto molto più tempo per rivedere più spesso il lavoro a mano a mano che si sviluppava ed aggiungere I tocchi che volevo alla produzione. Quali sono le frequenze che danno il titolo all'album? Di che cosa parlate? C'è un messaggio che volete passare agli ascoltatori? La title track riguarda gli strani suoni che una persona inizia a sentire nel “White Noise” tra le stazioni radio e TV – egli comincia a pensare che qualcuno stia tentando di mandargli un messaggio. Ci piaceva anche l'ambiguità del termine – può significare diverse cose… ad un certo punto stavamo pensando di chiamare l'album ‘Infrequency’ per via di tutto il tempo che ci mettiamo per produrre ogni nuovo album… Questo nuovo lavoro è un concept album? Beh, in origine volevamo connettere tra loro tutte le tracce attraverso un tema comune, ma come ho detto prima ci sono state un sacco di cose a disturbare il processo compositivo. Alla fine abbiamo semplice optato per qualcosa tipo “andiamo avanti e basta” e come risultato abbiamo un album di sette canzoni che scorrono insieme musicalmente, anche se non liricamente. Chi ha avuto l'idea dell'artwork? Il mondo è veramente un ammasso di persone in cerca di qualcosa? Cosa cercano? Hmm, questa è un'interpretazione interessante, anche se non sono proprio sicuro che fosse esattamente ciò che Tony (Lythgoe, il nostro disegnatore) aveva in mente quando stava creando l'artwork. Ha disegnato tutti I nostri artwork dai tempi di Subterranea e dopo aver ascoltato I mixaggi grezzi di Frequency se n'è uscito con l'idea per la cover – che gli hackers sarebbero stati in grado di imbrigliare la potenza di questo enorme schieramento di satelliti per i loro fini. Per me è un velato riferimento al modo in cui il download illegale ha cambiato la musica. E' il vostro primo album senza Martin Orford. Come è stata la genesi del disco senza di lui e perchè non è più nella band? Scrivere senza Martin è stata una strana mistura di frustrazione e di alleviamento… C'erano state alcune divergenze tra lui ed il resto della band per un po' di tempo (poteva risultare alquanto sgradevole cercare di raggiungere un accordo su come avremmo dovuto fare qualcosa, o se qualcosa fosse abbastanza buono da essere usato) e suppongo, pensandoci, che fosse davvero solo una questione di tempo prima che succedesse qualcosa... Penso ci sia una sorta di percezione che i tastieristi tendano a scrivere i pezzi per le band che suonano musica Progressive. Questo non è mai stato il caso degli IQ – buona parte della vecchia produzione è il risultato dell'azione combinata di noi due al songwriting. Ma negli ultimi dieci anni o giù di lì Martin è andato allontanandosi dal Progressive Rock per avventurarsi in uno stile più “AOR”, che non sempre si adatta al suono degli IQ, e la sua partecipazione al processo compositivo è andata riducendosi. Penso sia giusto dire che la maggior parte di 'Seventh House' e di 'Dark Matter' sia stata scritta da me e gli altri membri della band. Vuoi parlarci di Mark Westworth, il vostro nuovo tastierista? Avevamo qualche preoccupazione riguardo le possibilità di trovare qualcuno adatto per lo sgabello del tastierista, ma ora penso che Mark ci stia a pennello. Suonava in una band che si chiama ‘Darwin’s Radio’ (e ci suona ancora, penso) e noi lo abbiamo invitato a presentarsi per un’audizione. Per noi è stato abbastanza ovvio che lui fosse in grado di suonare le parti di tastiera degli IQ (ed alcune di esse possono essere un po’ macchinose – specialmente quelle che ho scritto io come chitarrista), ma soprattutto, e questa è la cosa più importante, abbiamo sentito tutti che sarebbe stato una personalità che si adattasse bene al gruppo. Non ha avuto occasione di scrivere molto per 'Frequency', anche se l’ho spinto affinchè riscrivesse le parti di tastiera già esistenti, ed i contributi compositivi che ha portato hanno aiutato molto a sollevare le tracce. Sono piuttosto impaziente di scrivere con lui per il prossimo album. Avete alle spalle 30 anni di carriera, ma siete sempre vitali e con buone idee. Quale è il segreto della vostra lunga vita artistica? Penso sia semplicemente perchè non forziamo la composizione – abbiamo sempre fatto ciò che ci veniva spontaneamente e siamo ancora pieni di passione per ciò che facciamo. Penso sia sempre evidente quando la musica è forzata, e noi non vorremmo mai fare una cosa del genere… Siete nati in un periodo in cui molte altre band inglesi hanno cominciato a suonare progressive. Intendo Pendragon, Marillion, Pallas e molte altre. Parlo di quello che viene chiamato Neo Progressive. Ma quale è la vera novità di questo genere se siete stati tutti influenzati dai Genesis? Non sono sicuro di come rispondere a questa domanda… come ho detto prima, per quanto riguarda gli IQ noi scriviamo solo quello che ci sembra giusto nel momento in cui lo scriviamo – a volte questo può suonare in qualche modo nuovo, qualche altra volta si rifarà a quello che è il sound già stabilito in lavori precedenti degli IQ. Sì, è vero che siamo stati influenzati dai Genesis in passato, ma personalmente io vengo influenzato da un sacco di cose che vedo e sento – concerti rock, teatro, musicals, opera, davvero qualunque cosa – sembra che ci sia sempre qualcosa che ne posso trarre. Consideri qualche band là fuori vostra erede? Come consideri la salute della scena progressive?E' buona? Mi hanno detto che ci sono alcune band progressive più giovani di noi che sono ovviamente state influenzate dagli IQ, e questo lo prendo come un complimento. La salute della musica progressive? Non mi piacerebbe proprio dover descrivere oggi la musica progressive. Credevo di poterlo fare, molti anni fa, ma per sua stessa natura se non suonasse molto nuova ora non sarebbe progredita granchè… Sono felice di lasciare le definizioni di cosa sia musica progressive e di cosa non lo sia a voi ragazzi… Ritornando al vostro vuovo cd, credo che andrete a supportarlo con una serie di concerti. Verrete anche in Italia? Ci divertiamo sempre molto in Italia e ci piacerebbe un sacco tornare per organizzarci ancora un concerto. Per essere onesto è solo questione di trovare un buon promoter che sia interessato ad organizzare uno show degli IQ… naturalmente, se tu dovessi sentire di qualcuno che faccia al caso nostro… Bene è tutto, grazie per il tempo che mi hai dedicato. Spero di vederti presto in tour... …ed io spero di essere nuovamente in Italia in tour presto :-)
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